Proroga 5.0: l’estensione ad aprile 2026 è in discussione

La domanda che molti imprenditori si pongono in questi mesi è semplice: ci sarà davvero una proroga della Transizione 5.0?
Un dubbio che pesa sulle scelte di investimento e che riguarda migliaia di aziende italiane.Proroga 5.0: ci sarà davvero una proroga della Transizione 5.0 fino al 2026? Scopri cosa cambia, le nuove scadenze e perché conviene agire subito.

Oggi la scadenza ufficiale resta fissata al 31 dicembre 2025, ma sul tavolo della Commissione europea è stata discussa una possibile mini proroga di quattro mesi, che porterebbe la chiusura dei progetti ad aprile 2026. Una notizia importante, ma non ancora definitiva.


Proroga Transizione 5.0: la situazione aggiornata

Ad oggi (settembre 2025):

  • La scadenza rimane il 31 dicembre 2025.
  • È in discussione una proroga di 4 mesi (fino ad aprile 2026), ma non c’è ancora un decreto ufficiale.
  • Senza una proroga certa, molte aziende rischiano di rimandare decisioni strategiche e perdere i benefici fiscali.

In altre parole: la proroga Industria 5.0 non è garantita. E anche se arrivasse, sarebbe breve. Non si parla infatti di un’estensione al 2026 completo, ma solo di una “proroghina” tecnica fino all’aprile 2026.


Transizione 5.0: un’opportunità ancora poco sfruttata

Il piano Industria 5.0, ribattezzato “Transizione 5.0”, mette a disposizione 6,3 miliardi di euro del PNRR per sostenere investimenti in beni strumentali 4.0 che garantiscano anche un efficientamento energetico significativo e misurabile.

Le imprese che rispettano i requisiti possono ottenere un credito d’imposta fino al 45% dell’investimento, con aliquote ancora più alte in determinati casi.

Eppure, nonostante la convenienza, i numeri parlano chiaro: se il trend attuale non cambia, alla scadenza del 2025 sarà utilizzata meno della metà delle risorse disponibili.


Perché non conviene aspettare la proroga 5.0

Molti imprenditori stanno commettendo l’errore di aspettare notizie certe prima di agire. Ma in un contesto come questo, il tempo è la risorsa più preziosa.

  • Gli iter autorizzativi e le perizie richiedono mesi. Partire tardi significa rischiare di non rispettare le scadenze, anche in caso di proroga.
  • I fornitori di macchinari e impianti stanno già segnalando tempi di consegna lunghi.
  • Le aziende che si muovono per tempo avranno più margini per pianificare investimenti e beneficiare appieno degli incentivi.

Industria 5.0: guardando al 2026

Se la proroga 5.0 2026 dovesse arrivare, riguarderà solo la conclusione dei progetti già avviati entro il 2025.
Questo significa che senza un ordine o un investimento registrato entro dicembre 2025, le imprese rischiano di restare escluse.

In altre parole: la finestra temporale per agire è ora.


Conclusione: agire subito, non aspettare

La Transizione 5.0 rimane una delle misure più interessanti del panorama italiano delle agevolazioni.
Ma l’incertezza normativa e i tempi tecnici giocano contro chi decide di rimandare.

Che ci sia o meno una proroga della 5.0, il messaggio è chiaro:
➡️ iniziare oggi significa garantirsi domani l’accesso a un credito d’imposta fino al 45%.
Chi aspetta, rischia di restare fuori.

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