Aggiornato al 15 ottobre 2025 NUOVO ARTICOLO QUI
Venerdì 17 ottobre 2025 potrebbe essere la data più importante per le imprese italiane nel 2025.
In quella giornata, infatti, il Consiglio dei Ministri è atteso per approvare la Legge di Bilancio 2026, che definirà il futuro degli incentivi Industria 5.0.

Secondo quanto riportato dal comunicato ufficiale del Governo:
- è previsto il rifinanziamento della Nuova Sabatini per l’acquisto di nuovi macchinari e impianti.
- si favoriranno gli investimenti in beni materiali tramite la maggiorazione del costo di acquisizione (super-ammortamento), per un valore complessivo di 4 miliardi di euro;
- sarà confermato, per il triennio, il credito d’imposta per le imprese nelle ZES, e uno specifico fondo da 100 milioni di euro per le ZLS (Zone Logistiche Semplificate);
- viene prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax;
Quanto vale la proroga: cifre e impatto economico

- generare un +8-10% di crescita negli investimenti industriali tra 2026 e 2027;
- contribuire fino a +0,4 punti di PIL annuo;
- riattivare il ciclo degli investimenti produttivi grazie a 3,5 miliardi di euro di fondi nazionali.
La misura sostituirà progressivamente il piano 5.0 (finanziato dal PNRR con 6,3 miliardi, di cui solo il 35% effettivamente speso), ma manterrà lo stesso principio di fondo: premiare chi investe per ridurre i consumi energetici e digitalizzare la produzione.
(FAQ) Domande frequenti sulla proroga Industria 5.0
Ad oggi, nessun riferimento ufficiale al rifinanziamento o alla proroga del piano Transizione 5.0. Nonostante le voci circolate nelle scorse settimane, la Legge di Bilancio 2026 non cita esplicitamente né il 5.0 né una nuova misura 6.0.
È possibile che eventuali aggiornamenti o incentivi dedicati alla transizione digitale ed energetica vengano introdotti con decreti attuativi successivi, ma al momento non ci sono conferme né bozze in tal senso.
Gli ordini con consegna entro il 31/12/2025 resteranno agevolabili secondo le regole attuali.
La proroga potrebbe estendere il termine di consegna o introdurre una finestra per i nuovi ordini 2026.
Sì. Gli incentivi 5.0 e 6.0 potranno essere cumulati con la ZES Unica e con la Nuova Sabatini, portando il contributo complessivo fino all’80% dell’investimento in alcuni casi.
È probabile che vengano semplificate le procedure di perizia e che il nuovo piano introduca una valutazione automatica tramite software di monitoraggio energetico, come richiesto dalla Commissione Europea per migliorare la rendicontazione.
Nessun problema: è possibile rendere tracciabile la produzione e i consumi anche senza cambiare gestionale, utilizzando software MES dedicati come Synx, che consentono di raccogliere i dati energetici e produttivi reali necessari per accedere all’incentivo.
Come funziona oggi l’Industria 5.0 (in breve)
Aspetto | Dettagli principali |
---|---|
Beneficiari | Imprese di qualsiasi dimensione e settore |
Spese ammissibili | Macchinari, impianti, software, sensori, sistemi di monitoraggio energetico |
Credito d’imposta | Dal 35% al 45% in base al livello di risparmio energetico |
Periodo valido | Consegna entro 31/12/2025 |
Cumulo | Compatibile con ZES, Nuova Sabatini, ACE, e altri incentivi |
Perizia tecnica | Obbligatoria sopra i 300.000 € di investimento |
🧠 In sintesi
La proroga del piano 5.0 non è solo una questione di date, ma un passaggio di testimone verso la nuova politica industriale italiana: più digitale, più green, e più attenta alle PMI.
Il 17 ottobre sapremo se le imprese potranno contare su un vero ponte tra 5.0 e 6.0 — ma i segnali sono chiari: gli incentivi continueranno, con un approccio più stabile e meno legato ai fondi europei.
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