L’industria 4.0 è conclusa,
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  • Incentivi Industria 5.0 proroga 2026: verità e aggiornamenti (maggio 2025)

    Da mesi circolano voci insistenti: gli incentivi Industria 5.0, attualmente previsti per investimenti fino al 31 dicembre 2025, potrebbero essere prorogati fino alla fine del 2026. Ma quanto c’è di vero e quanto di “sentito dire”? In questo articolo rispondiamo alle domande più cercate su Google:

    • Gli incentivi Industria 5.0 saranno prorogati al 2026?
    • Chi decide la proroga e quando arriverà il decreto?
    • Come cambia il calendario degli investimenti agevolabili?

    1. Cosa prevede oggi la normativa (DL 19/2024 e DM 24 luglio 2024)

    Attualmente il credito d’imposta Industria 5.0 è valido per:

    • Investimenti in beni 4.0 dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025;
    • Interconnessione e perizia ex-post da completare entro il 28 febbraio 2026;
    • Utilizzo in compensazione fino al 31 dicembre 2025 (residui in 5 anni).

    A oggi non esiste alcun decreto ufficiale che sposti la scadenza oltre il 2025.


    2. Perché nasce il rumor sulla proroga al 2026

    1. Emergenza tempi stretti: molte imprese faticano a completare perizie e installazioni entro fine 2025.
    2. Pressioni industriali: associazioni di categoria stanno chiedendo un’estensione, citando ritardi nelle gare d’appalto e forniture.
    3. Analoghe proroghe del passato: la Transizione 4.0 fu spostata più volte, generando aspettative simili.

    3. Cosa potrebbe cambiare in caso di proroga

    • Nuova data fine agevolazioni: 31 dicembre 2026
    • Termini di interconnessione e perizia: prorogati presumibilmente di 12 mesi
    • Utilizzo del credito in F24: esteso fino al 31 dicembre 2026
    • Possibili modifiche alle aliquote: in consultazione tra MIMIT, MEF e MISE

    4. L’attuale stato delle trattative

    Maggio 2025:

    • Nessun testo ufficiale in Gazzetta Ufficiale
    • MIMIT e MEF stanno valutando una bozza di “Decreto Milleproroghe” per l’autunno
    • Non ci sono al momento conferme sul contenuto o sul calendario finale
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    • Presentare e monitorare il progetto, assicurando la conformità a tutti i criteri.
    • Effettuare un’analisi preliminare sui dati per capire l’incentivo effettivo e la fattibilità del progetto.

    5. La verità: per ora è solo un’ipotesi

    Nonostante le voci e le richieste delle imprese, ad oggi non esiste alcuna proroga ufficiale degli incentivi Industria 5.0 al 2026. Chi sta monitorando investimenti e perizie deve continuare a pianificare entro le scadenze note:

    • Domande ex-ante al GSE entro fine 2025
    • Interconnessione e perizia entro 28 febbraio 2026
    • Compensazione del credito in F24 entro 31 dicembre 2025

    6. Conclusione

    I rumor sulla proroga al 2026 tengono viva l’attenzione delle imprese, ma la regola è una sola: nessuna decisione è stata ancora approvata. Rimanete aggiornati su Industria5punto0.eu per le ultime notizie e per prepararvi a qualsiasi sviluppo futuro.


    Aggiornato a maggio 2025.


  • Transizione 5.0 in Italia (maggio 2025): novità legislative, incentivi e tecnologie 

    Il Piano Transizione 5.0 nasce nell’ambito del PNRR (Missione 7 – RepowerEU) con un finanziamento di 6,3 miliardi di euro per promuovere investimenti in produzione energeticamente efficiente e sostenibile. Questo credito d’imposta per le imprese (in vigore 2024-2025) richiede che gli investimenti determinino una riduzione dei consumi del 3% (a livello di stabilimento) o del 5% (per processo). Le principali novità normative e fiscali sono state introdotte da:

    • DL 2/3/2024, n.19 (art.38) (conv. L.56/2024): istituisce il Piano Transizione 5.0 con il nuovo credito d’imposta per investimenti in beni strumentali innovativi e green, vincolato a risparmi energetici minimi.
    • DM 24 luglio 2024: definisce le modalità attuative del credito (soggetti ammessi, beni agevolabili, aliquote). Il decreto direttoriale 6 agosto 2024 ha aperto il 7 agosto la piattaforma GSE per la prenotazione (comunicazione ex-ante) del credito, mentre il decreto 11 settembre 2024 ha attivato la comunicazione di completamento (ex-post) dei progetti.
    • Legge di Bilancio 2025 (L.207/2024, commi 427-429): amplia la cumulabilità del credito (ora possibile anche con misure europee e il credito ZES) e semplifica la procedura. Sono stati unificati gli scaglioni d’investimento fino a 10 milioni (con aliquote potenziate) e introdotte maggiorazioni fino al 50% per investimenti in pannelli fotovoltaici avanzati. Ad esempio, il credito è ora cumulabile con il credito ZES per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali.

    Beneficiari, investimenti e meccanismi di accesso

    Possono accedere al credito tutte le imprese italiane (indipendentemente da forma, settore e dimensione) non in difficoltà e in regola con obblighi di legge. Il credito si calcola in base alla spesa sostenuta e alla riduzione energetica ottenuta: per investimenti fino a 10 M€ le aliquote vanno dal 35% al 45% (in base a risparmio 3–10%/5–15%), mentre per investimenti maggiori le aliquote sono 5–15. Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione (tramite F24) dopo il via libera del GSE alla comunicazione ex-ante e deve essere fruito entro il 31/12/2025 (eventuale eccedenza in 5 anni). È richiesto un certificato «ex ante» (energy audit) che attesti il risparmio previsto e un «ex post» che ne dimostri il conseguimento, redatti da soggetti qualificati (EGE, ESCo, ingegneri abilitati UNI CEI).

    Incentivi settoriali e regionali

    Oltre al credito Transizione 5.0, sono attivi incentivi dedicati a specifici settori o territori industriali:

    • Investimenti Sostenibili 4.0 (PN RIC 2021-27): misura nazionale rivolta alle PMI del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna) per programmi di investimento innovativi e sostenibili. Dotazione complessiva ≈€300,5 M; il sostegno copre fino al 75% dei costi ammessi (35% a fondo perduto + 40% prestito agevolato). Priorità a progetti che integrino tecnologie digitali 4.0 con obiettivi di circolarità e risparmio energetico.
    • Regione Lazio – “Efficienza Energetica e Rinnovabili”: bando regionale (40 M€ da FESR 2021-27) per sostenere imprese laziali che investono in interventi di efficienza energetica e autoconsumo da fonti rinnovabili. Il contributo è a fondo perduto (minimo investimento €150k, fino a 2 M€ per progetto) e le domande si aprono a sportello.
    • Regione Lombardia – Linea Green: programma regionale con dotazione complessiva di €65 M (risorse FESR e proprie) dedicato alle PMI per l’efficientamento energetico degli impianti produttivi. Prevede contributi a fondo perduto e garanzie gratuite per investimenti in tecnologie industriali verdi (es. illuminazione LED, motori ad alta efficienza, impianti di cogenerazione) abbinabili al credito 5.0.
    • Altri incentivi: in vari settori sono disponibili ulteriori bandi (es. digitalizzazione, ricerca & sviluppo, fondi PNRR settoriali) che possono integrare la Transizione 5.0, nonché gli incentivi statali (Conto Termico, Ecobonus industriale, ecc.) per interventi specifici di efficientamento energetico. In particolare, il credito Transizione 5.0 è ormai cumulabile con quasi tutte le altre agevolazioni a patto di non duplicare i costi agevolati.

    Tecnologie e soluzioni pratiche per Industria 5.0

    Figura: Ingegnere informatico al lavoro su un laptop in un data center, simbolo dell’uso di software avanzati e sistemi IoT per monitorare e ottimizzare i processi produttivi. 

    Le imprese che investono nell’Industria 5.0 devono integrare tecnologie digitali con sostenibilità energetica. Tra gli investimenti agevolabili rientrano:

    • Sistemi di monitoraggio energetico (Energy Dashboarding): software e piattaforme IoT che raccolgono dati real-time su consumi ed energia autoprodotta. Permettono di visualizzare i consumi di interi reparti e ottimizzare gli impianti (es. spegnere macchinari inutilizzati, regolare setpoint), contribuendo direttamente al risparmio atteso.
    • Software gestionali avanzati (MES/ERP integrati): sistemi di controllo e pianificazione della produzione interconnessi con sensori di campo. Ad esempio un MES (Manufacturing Execution System) integrato con dispositivi IoT consente di riallocare in modo dinamico risorse e carichi di lavoro in base ai dati di consumo, migliorando l’efficienza complessiva. Tali soluzioni rientrano negli investimenti in “beni immateriali” agevolabili se connesse ai sistemi di monitoraggio certificati.
    • Impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili: beni strumentali per la produzione in sito di energia pulita (es. pannelli fotovoltaici, impianti eolici di piccola scala, sistemi di accumulo elettrico). In base alla tipologia di moduli fotovoltaici, il credito può essere maggiorato fino al 30–50%. Gli impianti devono soddisfare i requisiti di efficienza energetica previsti (ad es. inverter avanzati, sistemi di tracking).
    • Formazione del personale: fino al 10% dell’investimento (max €300.000) può essere speso in corsi di formazione sulle competenze digitali e green. Questo incentivo copre training su energie rinnovabili, gestione digitale della produzione, manutenzione predittiva, ecc.
    Figura: Cablaggio elettrico e componenti di un quadro di distribuzione industriale, a ricordare l’importanza di aggiornare gli impianti per l’efficienza energetica.

    Completano il quadro gli interventi tradizionali di efficientamento energetico degli impianti: ammodernamento di sistemi di illuminazione (LED), motori a velocità variabile, coibentazioni termiche, inverter per ventilazione e condizionamento, recuperatori di calore. Tali interventi (anche se in genere incentivati dal Conto Termico o dall’Ecobonus) sono del tutto coerenti con l’approccio Industria 5.0 perché riducono i consumi complessivi dell’azienda. In sintesi, la Transizione 5.0 spinge le imprese a coniugare l’innovazione digitale (robotica collaborativa, IoT, MES, intelligenza artificiale) con strategie di sostenibilità (efficientamento, fonti rinnovabili), grazie a incentivi fiscali e finanziari mirati. Questo approccio integrato è considerato essenziale per aumentare la competitività delle imprese italiane e raggiungere gli obiettivi UE di riduzione delle emissioni.

    Fonti: Normativa e linee guida ufficiali MIMIT e GSE; decreti attuativi e FAQ aggiornate (ministeriali); documentazione PNRR; bandi e circolari regionali.


  • Fiera Lamiera 2025: Orari, Ingresso Gratuito e Tutto sulla Transizione 5.0.

    La Fiera Lamiera 2025 è ufficialmente partita a Milano Rho, e quest’anno il tema della Transizione 5.0 spinge più forte che mai. Se stai cercando “orari Fiera Lamiera”, “ingresso gratuito Lamiera” o “dove si tiene Lamiera Milano”, questa guida è per te.


    Cos’è la Fiera Lamiera?

    Lamiera è la manifestazione internazionale dedicata alla lavorazione, deformazione e finitura della lamiera. Raduna espositori da tutto il mondo per presentare le ultime novità in:

    • Macchine utensili e robot
    • Sistemi CAD/CAM e software di gestione
    • Soluzioni automatizzate e connettività IoT
    • Tecnologie per la riduzione dei consumi e la sostenibilità

    Dove e Quando

    • Date: 6–9 maggio 2025
    • Orari Fiera Lamiera: 9:30 – 18:00 (tutti i giorni)
    • Ingresso gratuito previa registrazione online o in loco
    • Location: Fiera Milano Rho, Porta Ovest

    Come Arrivare

    • In metropolitana: linea rossa M1, fermata Rho-Fiera
    • In treno: collegamenti diretti da Milano Centrale e Garibaldi alla stazione Rho Fiera Milano
    • In auto: uscita autostradale “Fiera Milano” (Porta Ovest) con ampio parcheggio
    • Navette dedicate: da Piazza Castello e Lampugnano

    Transizione 5.0 a Lamiera: La Nuova Spinta Green

    Tra gli stand e le demo, scopri come la Transizione 5.0:

    • Agevola investimenti in beni 4.0
    • Premia la riduzione dei consumi energetici
    • Supporta l’adozione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo
    • Offre crediti d’imposta 45% fino a 10 M€ di investimento

    FAQ Integrate

    Dove si trova la Fiera Lamiera 2025?
    Alla Fiera Milano Rho, ingresso Porta Ovest, padiglioni 10–20.

    A che ora apre la Fiera Lamiera?
    Apre ogni giorno alle 9:30 e chiude alle 18:00.

    Serve il biglietto per entrare?
    Sì, ma l’ingresso è gratuito. Registrati online o direttamente ai tornelli.

    Come raggiungo i padiglioni?
    Dalla Porta Ovest prosegui verso la segnaletica “Lamiera” e individua il tuo padiglione nella mappa ufficiale.


    Padiglione 15, Stand F38

    Non perdere Padiglione 15 – Stand F38, punto di incontro tra innovazione e consulenza per la lamiera digitale. Scopri demo live, casi studio e approfondimenti sui criteri per accedere agli incentivi della Transizione 5.0.


    Non Perdere Questa Occasione

    La Fiera Lamiera 2025 è l’evento da non perdere per ogni professionista del settore metalmeccanico. Con ingresso gratuito, orari comodi e tante soluzioni per la Transizione 5.0, è il momento perfetto per aggiornarti e trovare partner tecnologici all’avanguardia.

    Registrati subito e vieni a trovarci a Milano Rho, Porta Ovest!


  • Transizione 5.0: aggiornati i modelli ex ante ed ex post. Più chiarezza sul consumo energetico aziendale

    Transizione 5.0: aggiornati i modelli delle certificazioni energetiche
    Importante revisione tecnica dei modelli ex ante ed ex post per allineare i dati tra dichiarazioni e piattaforma.

    vecchia versione certificazione ex ante Allegato VIII

    Il Ministero ha aggiornato i template ufficiali delle certificazioni richieste per accedere al credito d’imposta Transizione 5.0. Le modifiche riguardano:

    • Certificazione ex ante (Allegato VIII)
    • Certificazione ex post (Allegato X)
    • Autocertificazione per moduli fotovoltaici – Registro ENEA

    La novità più rilevante riguarda la coerenza nel calcolo del consumo annuo di energia elettrica. Il vecchio modello, infatti, si basava esclusivamente sull’energia prelevata dalla rete, escludendo l’energia autoconsumata da impianti di produzione interna, come i fotovoltaici.

    Interfaccia piattaforma GSE

    Questo approccio creava disallineamenti tra i dati inseriti nella piattaforma di richiesta incentivo e quelli riportati nelle certificazioni, rischiando di compromettere la validità dell’intera procedura.

    Con l’aggiornamento, la nuova formula da inserire nel modello è:

    “Consumo annuo di energia elettrica della struttura produttiva: somma dell’energia elettrica prelevata dalla rete e dell’energia elettrica autoconsumata in sito”

    Dove:
    👉 L’energia autoconsumata è data dalla differenza tra l’energia autoprodotta e quella eventualmente immessa in rete.

    nuova versione certificazione ex ante Allegato VIII

    Questa modifica non solo migliora la coerenza dei dati, ma valorizza anche l’efficienza energetica reale dell’azienda, rendendo più corretta la valutazione del risparmio energetico richiesto per accedere al credito.

    🔍 Le stesse correzioni sono state applicate anche al modello ex post, per garantire un tracciamento coerente dei dati anche a conclusione dell’investimento.