L’industria 4.0 è conclusa,
gli incentivi no.

Accesso agevolato a fondi, bonus e agevolazioni fiscali per portare la tua azienda nel futuro.

Affrettati!


Lo stato italiano ha apposto un plafond massimo di € 2.2 Mlrd, da richiedere entro il 2026. Perché lasciarli sfuggire? Contattaci, GV Consulting è l’azienda italiana leader nel settore accesso incentivi 5.0.

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  • Esauriti i fondi 4.0? Ecco cosa sta succedendo davvero

    Le risorse stanziate per il credito d’imposta Transizione 4.0 – pari a 2,2 miliardi di euro per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 – risultano ufficialmente esaurite.

    Ma attenzione: non è (ancora) la fine.

    🔍 Perché risultano esaurite?

    Si tratta di una precauzione tecnica: non sappiamo ancora quanti investimenti, prenotati entro il 31 dicembre 2024 con almeno il 20% di acconto, e conclusi nel 2025, rientreranno nel tetto di spesa.

    Per questo, fino al 17 luglio, il sistema considera bloccate tutte le risorse per evitare sforamenti di budget.


    📅 Cosa succederà il 17 luglio?

    Il 17 luglio 2025 scade il termine per completare le comunicazioni con acconto. A quel punto il GSE verificherà quante risorse siano effettivamente impegnate o liberate.

    Se si liberano fondi, verranno redistribuiti in ordine cronologico rispetto all’invio della comunicazione preventiva.


    ✅ Cosa devono fare le imprese?

    ➡️ Se hai già fatto la comunicazione preventiva dopo il 17 giugno e hai ricevuto un “esito non disponibile”:

    • La tua richiesta è valida e protocollata.
    • Hai posizione cronologica in graduatoria.
    • Non devi inviare nulla nei 30 giorni, finché il GSE non ti comunica nuova disponibilità.

    ➡️ Se non hai ancora fatto la comunicazione:

    • Falla subito, anche se le risorse risultano esaurite!
    • Così mantieni la priorità temporale e potresti rientrare nel primo slot utile se si liberano fondi.

    ➡️ Se hai fatto la comunicazione con esito positivo (risorse disponibili):

    • Devi inviare entro 30 giorni la comunicazione con acconto (pena la perdita dell’agevolazione).
    Articolo 2 Comma 9
    Articolo 2 Comma 3

    🔔 In sintesi:

    SituazioneAzione consigliata
    Hai già inviato la comunicazione e ricevuto “esaurito”Nessuna fretta. Attendi risposta del GSE dopo il 17 luglio.
    Non hai ancora inviato la comunicazioneInvia subito! Il cronologico è fondamentale.
    Hai ricevuto conferma di risorse disponibiliInvia comunicazione con acconto entro 30 giorni!

    📌 Il messaggio chiaro del GSE:

    “Le risorse sono esaurite. In caso di nuova disponibilità saranno messe a disposizione secondo l’ordinamento delle richieste preventive pervenute.”

    Ricevuta del GSE

    🧭 Serve aiuto con le comunicazioni 4.0 o 5.0?

    Contattaci: ti supportiamo nella trasmissione, gestione e pianificazione dei tuoi incentivi per non perdere nemmeno un euro disponibile.


  • Industria 5.0: incentivi, agevolazioni fiscali e contributi per macchinari nel 2025

    🎯 Il 2025 è l’anno chiave per l’Industria 5.0

    Le imprese che vogliono innovare i propri impianti produttivi e migliorare l’efficienza energetica possono accedere a un mix di incentivi fiscali e contributi diretti, anche cumulabili.


    🏭 Incentivi Industria 5.0: cosa prevede

    Gli incentivi industria 5.0 2025 si dividono in due grandi categorie:

    1. Contributi a fondo perduto per acquisto di macchinari
    2. Agevolazioni fiscali (sgravi, superbonus, credito d’imposta)

    ✅ Spese ammissibili:

    • macchinari e beni strumentali 4.0
    • sistemi di monitoraggio e risparmio energetico
    • software industriali e IoT
    • formazione e consulenza specialistica

    📉 Agevolazioni e sgravi fiscali industria 5.0

    Tra i benefici per le imprese:

    • Credito d’imposta fino al 45% per investimenti “verdi”
    • Contributi cumulabili con PNRR e bandi regionali
    • Sgravi contributivi per assunzioni collegate a progetti 5.0
    • Super-ammortamento su beni materiali e immateriali innovativi

    💼 Consulenza industria 5.0: perché è fondamentale

    Molti bandi richiedono documentazione tecnica, relazione energetica, asseverazioni.
    Una consulenza 5.0 professionale permette di:

    • evitare errori formali nei progetti,
    • massimizzare il beneficio fiscale,
    • e accedere a finanziamenti anche cumulabili.


  • Efficientamento energetico e GSE: cosa serve per accedere al Piano Transizione 5.0

    ⚡️ L’efficienza energetica è la chiave per il 5.0

    Uno dei requisiti centrali per accedere al Piano Transizione 5.0 è dimostrare un miglioramento misurabile dell’efficienza energetica.

    Secondo le linee guida del MIMIT, per ottenere le agevolazioni 5.0 bisogna provare:

    • un risparmio energetico netto,
    • la riduzione dei consumi specifici,
    • oppure un contributo da fonti rinnovabili installate.

    🔍 Ex ante vs ex post: differenze sulle potenze impianti

    Nel contesto dei progetti Industria 5.0, il GSE richiede che il calcolo delle potenze impiantistiche (in particolare per sistemi termici ed elettrici) sia:

    • Ex ante: sulla base di dati previsionali, simulazioni e baseline storiche.
    • Ex post: dopo l’intervento, con misure effettive di funzionamento.

    La differenza tra ex ante ed ex post è cruciale per definire:

    • la validità del report tecnico,
    • il calcolo dei kWh risparmiati,
    • e la possibilità di accedere agli incentivi a fondo perduto del piano.

    🧾 Cos’è un report auditabile?

    Un report tecnico auditabile è un documento strutturato che:

    • descrive impianti, processi e consumi ante operam,
    • simula o misura le prestazioni post intervento,
    • include schede tecniche, curve di carico, planimetrie e relazioni energetiche.

    🔐 Solo un report validato da un tecnico abilitato (es. EGE, ingegnere iscritto all’Albo) e conforme ai requisiti MIMIT e GSE è considerato valido per l’agevolazione 5.0.


    💡 Come dimostrare il risparmio energetico per la Transizione 5.0?

    Il software sinottico SYNX di GV Consulting SRL consente di monitorare i consumi energetici nelle fasi di **prelettura, ex-ante ed ex-post** dell'analisi di efficientamento 5.0.

    ✅ I metodi accettati includono:

    1. Diagnosi energetica ex ante ed ex post (conforme D.Lgs. 102/2014)
    2. Misure dirette tramite BMS o sistemi di monitoraggio
    3. Simulazioni software con dati storici convalidati
    4. Certificazione del risparmio secondo UNI CEI EN 16247

  • Referendum 8–9 giugno 2025: affluenza, risultati e impatto per l’industria

    Il weekend dell’8 e 9 giugno 2025 si è votato per un importante referendum abrogativo su temi che toccano ambiente, energia e incentivi industriali. Si tratta di quesiti che interessano da vicino il mondo produttivo, in particolare per chi opera nel manifatturiero, nei servizi energetici e nella transizione ecologica.

    L’affluenza alle urne è stata monitorata in tempo reale dal Ministero dell’Interno tramite la piattaforma Eligendo.

    🕓 Orari seggi: fino a che ora si è votato?

    • Domenica 8 giugno: dalle 7:00 alle 23:00
    • Lunedì 9 giugno: dalle 7:00 alle 15:00

    👉 Quindi oggi si può votare fino alle ore 15:00, dopodiché inizierà lo spoglio dei voti e la pubblicazione dei risultati del referendum 2025.


    📊 Dati affluenza Referendum 2025 (aggiornamenti)

    Ecco l’andamento dell’affluenza alle urne (dati provvisori):

    OrarioPercentuale nazionale
    Ore 12 (8 giugno)10,3%
    Ore 19 (8 giugno)28,7%
    Ore 23 (8 giugno)36,5%
    Ore 12 (9 giugno)47,2%
    Ore 15 (chiusura)in aggiornamento 🔄

    La soglia di validità (quorum) per il referendum è il 50% + 1 degli aventi diritto al voto.

    In Italia nel 2025, gli aventi diritto al voto sono circa 48,3 milioni di cittadini. Il quorum, quindi, si raggiunge solo con almeno 24,15 milioni di votanti.


    🧩 Quorum Referendum 2025: è stato raggiunto?

    Ad ora, non è ancora ufficiale se il quorum del referendum 8–9 giugno 2025 sia stato raggiunto. Secondo i primi dati, la soglia potrebbe essere sfiorata ma non superata, specie nelle regioni del Sud, dove l’affluenza storicamente cala.

    Per questo motivo, le prossime ore saranno decisive per comprendere se il voto sarà effettivamente valido.


    🏭 Perché questo referendum interessa il mondo industriale?

    Al centro del referendum ci sono norme legate all’energia e alla fiscalità ambientale, con impatti diretti su:

    • incentivi per impianti fotovoltaici in ambito industriale,
    • autorizzazioni per impianti ad alta intensità energetica,
    • semplificazioni per progetti legati alla Transizione 5.0.

    Molte imprese manifatturiere, in particolare nei settori chimico, metalmeccanico, automotive ed energy tech, stanno seguendo con attenzione l’esito.

    Un’alta affluenza al voto potrebbe dare un segnale politico chiaro: la sostenibilità industriale e l’efficienza energetica non sono più rinviabili.


    🗳️ Risultati referendum 2025: quando e dove consultarli

    I risultati ufficiali del referendum saranno resi disponibili:

    • sul sito del Ministero dell’Interno (Eligendo)
    • tramite i principali media nazionali (ANSA, Rai, Il Sole 24 Ore)
    • con aggiornamenti in diretta sui social istituzionali

    Gli exit poll sul referendum 2025 indicano un risultato molto equilibrato tra favorevoli e contrari, ma solo lo spoglio potrà confermarlo.


    📈 Impatto sul Piano Transizione 5.0 e sull’industria

    Se il referendum sarà valido e i “Sì” vinceranno, alcune agevolazioni attualmente previste per gli investimenti industriali potrebbero essere modificate o annullate.

    Se invece prevarrà il “No” o il quorum non verrà raggiunto:

    • resteranno in vigore le norme attuali su energia, crediti d’imposta e permessi ambientali,
    • il Piano Transizione 5.0 non subirà variazioni strutturali nel breve periodo.

    In entrambi i casi, si prevede un forte effetto mediatico e politico, con impatto su bandi regionali e finanziamenti europei, soprattutto PNRR e REPowerEU.


    ✅ Conclusione

    L’affluenza al referendum 2025 è l’indicatore chiave da monitorare, sia per validare il risultato che per comprendere l’umore del Paese su temi industriali e ambientali.

    Imprese e consulenti devono restare aggiornati non solo sull’esito, ma anche sulle eventuali conseguenze legislative: alcune norme chiave potrebbero cambiare già entro l’estate.


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    GV Consulting analizza per te l’impatto potenziale delle riforme derivanti dal referendum, soprattutto in ambito Industria 5.0, credito d’imposta, energia e compliance ambientale.

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