L’industria 4.0 è conclusa,
gli incentivi no.

Accesso agevolato a fondi, bonus e agevolazioni fiscali per portare la tua azienda nel futuro.

Affrettati!


Lo stato italiano ha apposto un plafond massimo di € 2.2 Mlrd, da richiedere entro il 2026. Perché lasciarli sfuggire? Contattaci, GV Consulting è l’azienda italiana leader nel settore accesso incentivi 5.0.

Testimonials

Cosa pensano di noi

I clienti sono la nostra forza. Ecco cosa ne pensano di GV Consulting

⭐⭐⭐⭐⭐

Valentina B.

⭐⭐⭐⭐⭐

Lisa C.

⭐⭐⭐⭐⭐

Francesco T.

Ci puoi aver conosciuto su:

  • Proroga Transizione 5.0 al 2026: FAQ, Rumors e Scadenze

    Aggiornato a maggio 2025 – Italia


    1. Proroga 5.0 2026: cosa c’è di vero?

    Domanda: L’Industria 5.0 sarà estesa oltre il 31 dicembre 2025?
    Risposta rapida: Non esiste ancora alcun decreto ufficiale che sposti la chiusura del Piano Transizione 5.0. Tuttavia, fonti ministeriali e associazioni di categoria parlano di una possibile proroga fino al 30 giugno 2026 per la prenotazione dei crediti e al 30 giugno 2027 per il completamento degli investimenti.


    2. Perché si parla di proroga?

    • Tempi stretti: molte imprese, specialmente in Lombardia (dove le ricerche su “proroga 5.0 2026” sono cresciute del 40%), lamentano difficoltà a terminare perizie e interconnessioni entro fine 2025.
    • Pressioni associative: UCIMU, Confindustria e altre realtà hanno sollecitato il Governo per consentire alle imprese più tempo.
    • Esperienza 4.0: il modello di prenotazione e sblocco crediti già rodato nella Transizione 4.0 suggerisce di replicare il meccanismo anche nel 5.0.

    3. Quali date restano certe?

    • Investimenti agevolabili: dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
    • Interconnessione e perizia ex post: entro il 28 febbraio 2026.
    • Utilizzo in compensazione (F24): fino al 31 dicembre 2025; eventuale eccedenza in 5 quote annuali.
    • Richiesta ex ante (prenotazione): sulla piattaforma GSE senza proroga ufficiale.

    4. Cosa si rischia se non ci si muove subito?

    • Perdita di priorità: senza prenotare ex ante e confermare l’acconto del 20% in tempo, la domanda scivola dietro nella graduatoria.
    • “Lista d’attesa”: in caso di esaurimento del plafond (6,3 mld €), le domande rimangono in sospeso fino a eventuali rifinanziamenti.
    • Scadenze fisse: qualsiasi proroga ufficiale arriverà tardi per chi non ha completato i primi step entro il 2025.

    5. Rumors e prossimo passo normativo

    1. Bozza di emendamento: in discussione per il Milleproroghe autunnale 2025.
    2. Verifica UE: il Ministero sta dialogando con Bruxelles per autorizzare l’estensione.
    3. Testo in lavorazione: allo stato attuale non è trapelato un testo definitivo né una data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

    6. Come orientarsi oggi

    • Prenota subito l’ex ante sulla piattaforma GSE.
    • Versa l’acconto (20%) entro 30 giorni dalla prenotazione per non perdere risorse.
    • Completa l’ex post entro le scadenze attuali (Macchina fisicamente installata entro 31 dicembre 2025, perizie redatte entro fine febbraio 2026).
    • Monitora questo sito, il sito MIMIT e il portale GSE per eventuali aggiornamenti normativi.

  • Proroga 5.0 2026: FAQ e rumor aggiornati

    Domanda: Il decreto transizione 5.0 viene prorogato al 2026?
    Risposta breve: Al momento non esiste alcun provvedimento ufficiale che estenda il Piano Transizione 5.0 oltre il 31 dicembre 2025, ma voci ministeriali indicano possibili estensioni fino al 30 giugno 2026 per le prenotazioni e al 30 giugno 2027 per il completamento degli investimenti.


    1. Perché si parla di proroga 5.0 2026?

    • Tempistiche strette: molte imprese hanno difficoltà a completare interconnessione e perizie entro fine 2025.
    • Richieste di associazioni: UCIMU e Confindustria sollecitano più tempo.
    • Modello già rodato: il successo della piattaforma GSE per la Transizione 4.0 spinge a ripetere il meccanismo anche per il 5.0.
    Your browser does not support the canvas element.

    2. Cosa dicono i rumors ufficiali?

    1. MIMIT in trattativa con la Commissione UE per un emendamento al Milleproroghe 2025.
    2. Bozze in circolo prevedono:
      • Prenotazione crediti fino al 30 giugno 2026
      • Termine lavori e perizie al 30 giugno 2027
    3. Fonti interne indicano discussioni in corso, ma nessun testo definitivo in Gazzetta.

    3. Cosa prevede oggi la normativa (Transizione 5.0)

    • Periodo agevolato: investimenti 1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2025.
    • Interconnessione: entro 28 febbraio 2026.
    • Compensazione F24: entro 31 dicembre 2025 (eccedenze in 5 anni).
    • Certificazioni ex ante/ex post: obbligatorie per dimostrare risparmio energetico ≥ 3–5 %.

    4. Proroga 5.0 2026 vs Transizione 4.0

    • Transizione 4.0 (tetto 2,2 mld€) già usa piattaforma GSE e prenotazioni in real time.
    • Transizione 5.0 adotta lo stesso modello ma con focus green e risparmi energetici.
    • Una proroga unificherebbe scadenze e semplificherebbe la programmazione.

    5. Cosa fare adesso?

    1. Prenota subito l’ex-ante sul portale GSE per bloccare la tua quota.
    2. Versa l’acconto (20 %) entro 30 giorni per non perdere priorità.
    3. Completa l’ex-post entro le scadenze vigenti (31/12/2025 o 31/07/2026).
    4. Monitora le news su MIMIT e GSE per eventuali proroghe ufficiali.
    5. Pianifica un piano B: considera la fine 2025 come termine certo e anticipa le attività.

    Chiariamo i dubbi

    Se hai dubbi o desideri approfondire come applicare queste innovazioni nella tua azienda, puoi richiedere una consulenza gratuita per valutare le opportunità disponibili.

    GV Consulting S.R.L.

    Consulenza Specializzata 5.0


    6. Perché GV Consulting ti guida passo passo

    Con GV Consulting al tuo fianco non dovrai preoccuparti di:

    • Analisi di fattibilità e simulazione risparmi
    • Redazione certificazioni ex ante/ex post
    • Invii telematici su GSE e monitoraggio graduatorie
    • Preparazione perizie e interconnessione macchinari
    • Tempestive modifiche in caso di novità normative

    Conclusione: i rumors su una proroga 5.0 2026 sono concreti ma ancora non confermati. Fino a novità ufficiali, agisci come se il Piano terminasse a fine 2025. Preparati anticipatamente con una strategia solida: contattaci per una consulenza gratuita.


  • Proroga Piano Transizione 5.0 al 2026: stato dell’arte

    Domanda: Ci sarà una proroga per la Transizione 5.0 nel 2026?
    Risposta: Alla data di maggio 2025 non è ancora stata approvata alcuna proroga formale del Piano Transizione 5.0. Ad oggi il piano vale fino al 31 dicembre 2025, come previsto dalla legge istitutiva. Tuttavia, il Governo italiano ha in discussione alcune modifiche per ampliare i termini. Durante un webinar del MIMIT di aprile 2025 si è parlato di un possibile allungamento delle scadenze: ad esempio, si stanno valutando una proroga al 30 giugno 2026 per la prenotazione dei crediti d’imposta e una nuova scadenza al 30 giugno 2027 per il completamento degli investimenti.

    Proroga Transizione 5.0 2026: rumors, ipotesi e stato delle decisioni

    Queste ipotesi derivano da interlocuzioni del Ministero con la Commissione europea e dalla necessità di dare più tempo alle imprese (considerato l’avvio lento del 2024). Tuttavia, al momento restano in fase di trattativa e non sono ancora inserite in alcun decreto o legge definitiva. Pertanto le aziende devono continuare a basarsi sul termine attuale di fine 2025. In futuro, un emendamento alla legge di bilancio o un provvedimento ad hoc potrebbero confermare ufficialmente tali proroghe. Se approvate, permetterebbero di spostare in avanti le comunicazioni di prenotazione (p.e. a giugno 2026) mantenendo invariato il tetto finanziario del piano.

    In pratica, per il 2026 vale quanto segue:

    • Scadenza legale attuale: 31 dicembre 2025 per ultimare i lavori e utilizzare il credito.
    • Ipotesi di proroga: proposta di estensione al 30 giugno 2026 per prenotare gli incentivi e al 30 giugno 2027 per realizzare gli investimenti. (Da confermare ufficialmente.)
    • Stato: in attesa di eventuale conferma normativa. Al momento le domande devono rispettare le scadenze previste dalla normativa vigente.

    Per restare aggiornati sugli sviluppi, le imprese possono consultare le comunicazioni ufficiali del MIMIT e del GSE. Eventuali novità (ad esempio dopo l’approvazione del bilancio 2026) verranno pubblicate nei decreti ministeriali o nelle circolari esplicative. Nell’ultima versione online del Piano Transizione 5.0 (aprile 2025) non risulta alcun termine esteso, quindi si consiglia prudenza nel pianificare gli investimenti.


  • Transizione 4.0 2025: tutte le novità sulle prenotazioni, gli acconti e le scadenze

    Aggiornato a maggio 2025 – Il Decreto direttoriale 15 maggio 2025 introduce importanti aggiornamenti per il piano Transizione 4.0, adeguando la procedura di prenotazione e gestione dei crediti d’imposta al tetto di spesa di 2,2 miliardi di euro previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Scopri come funziona il nuovo sistema, quali sono gli adempimenti obbligatori e come evitare di perdere la priorità nella prenotazione dei fondi.

    1. Perché cambiano le regole nel 2025

    • Tetto di spesa 2025: la legge di Bilancio ha fissato a 2,2 Mld€ il limite di risorse per i crediti 4.0, imponendo un monitoraggio più rigoroso.
    • Piattaforma GSE: come per la Transizione 5.0, ora le prenotazioni avvengono online, con aggiornamento in tempo reale delle disponibilità.
    • Obiettivo: evitare sprechi e sovraincentivazioni, garantendo trasparenza e rispetto del budget assegnato.

    2. La nuova procedura in 3 passaggi

    2.1 Comunicazione preventiva (ex ante)

    • Scadenza: entro il 31 gennaio 2026 per investimenti ultimati al 31/12/2025 (e analogamente per investimenti al 30/6/2026).
    • Contenuto: descrizione del progetto, importo dell’investimento e credito d’imposta atteso.
    • Prenotazione: l’ordine cronologico di invio sulla piattaforma GSE stabilisce la priorità di accesso alle risorse.

    2.2 Conferma dell’acconto

    • Termine: entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva.
    • Importo minimo: almeno il 20% della spesa totale.
    • Obiettivo: dimostrare l’effettivo avvio del progetto e bloccare temporaneamente le somme prenotate.

    2.3 Comunicazione di completamento (ex post)

    • Scadenza:
      • 31 gennaio 2026 per investimenti conclusi entro il 31/12/2025
      • 31 luglio 2026 per investimenti completati entro il 30/6/2026
    • Contenuto: spese effettivamente sostenute e allegati di progetto.
    • Fruizione: dal 10° giorno del mese successivo, il credito diventa utilizzabile in compensazione tramite F24.

    Nota: durante la fase ex post è possibile abbassare l’importo antecedentemente comunicato, ma non aumentarlo.

    3. Cosa cambia rispetto al passato

    Prima (Decreto 24/4/2024)Ora (Decreto 15/5/2025)
    Solo comunicazioni ex ante ed ex post per monitoraggioComunicazioni ex-ante, conferma acconto ed ex-post tramite piattaforma GSE
    Nessun limite di spesa definitoTetto di spesa 2,2 Mld€ per il 2025
    Priorità non formalizzataPriorità basata su data e ora di invio ex ante
    Nessuna conferma GSEPrenotazione risorse in tempo reale

    4. Cosa fare se hai già comunicato nel 2024

    Le imprese che hanno:

    • Versato l’acconto entro il 31 dicembre 2024, oppure
    • Inviato la comunicazione di completamento prima dell’entrata in vigore del decreto,

    devono ripresentare entro 30 giorni una nuova comunicazione preventiva, indicando i riferimenti delle pratiche precedenti per mantenere la priorità cronologica. In caso di omesso aggiornamento, la priorità va persa.

    5. Rischi e consigli pratici

    • Esaurimento fondi: una volta raggiunto il tetto di 2,2 Mld€, le domande restano in “stand-by” fino a nuovi stanziamenti.
    • Perdita di priorità: non aggiornare le comunicazioni nei tempi previsti può costare posizioni nella graduatoria.
    • Assenza di conferma GSE: al momento il decreto non prevede la notifica di accettazione GSE, ma è probabile che venga introdotta in un prossimo aggiornamento.

    Consiglio: pianifica subito il tuo calendario di comunicazioni, aggiorna le pratiche già avviate e verifica giornalmente lo stato sulla piattaforma GSE.

    6. Prossimi passi ufficiali

    • Attendere il decreto attuativo che renderà disponibili i modelli editabili sul portale GSE.
    • Verificare eventuali FAQ ministeriali o circolari interpretative per chiarimenti su priorità e notifiche.
    • Monitorare i Decreti Milleproroghe: potrebbero intervenire su scadenze o modalità di gestione.