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  • 📅 Aggiornamento – 12 novembre 2025

    Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, è tornato a parlare della Transizione 5.0, dopo alcuni giorni di incertezza dovuti alla temporanea sospensione della piattaforma GSE e al rapido esaurimento delle risorse disponibili.

    In un intervento a Napoli, Urso ha voluto chiarire la posizione del Governo, invitando le imprese a continuare a presentare i progetti e annunciando che il Ministero sta già lavorando per reperire nuovi fondi e garantire continuità operativa alla misura anche nel 2026.


    🔹 “La piattaforma è nuovamente attiva, proseguite con i progetti”

    Dopo la sospensione tecnica avvenuta a inizio novembre, la piattaforma GSE è stata riattivata e sta nuovamente ricevendo domande da parte delle imprese.
    Solo negli ultimi tre giorni, sono stati caricati oltre 750 nuovi progetti, che si aggiungono ai circa 12.500 già presentati nelle settimane precedenti, per un totale complessivo di oltre 13.000 proposte.

    Un risultato che conferma il forte interesse del tessuto produttivo italiano verso le misure di transizione digitale ed energetica, e che ha contribuito a saturare in tempi record la dotazione iniziale del piano.


    🔹 Urso: “Troveremo le risorse, martedì confronto con le associazioni”

    Il ministro Urso ha spiegato che l’esecutivo è già al lavoro per individuare risorse aggiuntive e consentire la copertura dei progetti presentati entro il 31 dicembre 2025.

    “Presentate i progetti e noi troveremo le risorse per soddisfare anche chi invia le domande fino al 31 dicembre”, ha dichiarato Urso.
    “Martedì prossimo ho convocato una riunione con tutte le associazioni d’impresa e in quella sede spiegheremo cosa è accaduto e quali passi intendiamo compiere.”

    Una dichiarazione che lascia intendere la volontà politica di non interrompere la misura, ma di riorganizzarne la dotazione finanziaria, anche in vista del nuovo piano superammortamento in partenza dal 1° gennaio 2026.


    🔹 Verso la nuova Transizione 5.0 con 4 miliardi di euro

    Secondo quanto anticipato dal MIMIT, il nuovo Piano Transizione 5.0 sarà operativo dal 1° gennaio 2026, in piena continuità con quello attuale e con una nuova dotazione stimata di circa 4 miliardi di euro.
    Il focus resterà su efficienza energetica, innovazione tecnologica e automazione dei processi produttivi, integrandosi con gli altri strumenti in arrivo, come il Superammortamento 2026.


    🔹 E le risorse del Piano 4.0? [FINITE]

    Parallelamente, il Ministero segnala una crescente domanda anche per i progetti di Transizione 4.0, legati agli investimenti in beni materiali e software interconnessi.
    La disponibilità residua di fondi per la misura 4.0 può essere monitorata in tempo reale sul sito del GSE, tramite il contatore ufficiale 👉
    🔗 Contatore risorse disponibili Transizione 4.0 – GSE


    🔹 Cosa conviene fare ora

    Per ora, le imprese possono continuare a caricare i progetti sulla piattaforma GSE.
    Le comunicazioni inviate restano valide e registrate, anche se temporaneamente prive di copertura finanziaria, e potranno essere rivalutate in caso di rifinanziamento o nuova assegnazione di risorse.

    Allo stesso tempo, è consigliabile iniziare a valutare la pianificazione 2026 in ottica Superammortamento, che introdurrà una deduzione fiscale semplificata per i nuovi investimenti in beni strumentali e tecnologie green.


    🔹 In sintesi

    • La piattaforma GSE è stata riattivata e continua a ricevere progetti;
    • Il MIMIT sta lavorando per reperire nuove risorse;
    • Martedì prossimo è previsto un incontro con le associazioni d’impresa;
    • Dal 1° gennaio 2026 parte il nuovo IPERAMMORTAMENTO, con 4 miliardi e continuità operativa;
    • NON DISPONIBILI fondi per Transizione 4.0 (consultabili sul sito GSE).

    💬 Conclusione

    Dopo giorni di incertezza, il quadro si va chiarendo: il Governo intende garantire la prosecuzione del percorso di Transizione 5.0, con un passaggio graduale verso il nuovo piano 2026.
    Le imprese sono quindi invitate a proseguire le proprie iniziative, mantenendo viva la priorità acquisita e restando aggiornate sulle decisioni che emergeranno dal tavolo tecnico MIMIT dei prossimi giorni.


  • 📅 Aggiornamento – 11 novembre 2025

    Negli ultimi giorni, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha pubblicato un nuovo aggiornamento ufficiale riguardante lo stato delle risorse del Piano Transizione 5.0.
    Secondo quanto riportato dal comunicato del Ministero, la piattaforma del GSE ha ricevuto oltre 742 nuovi progetti nelle ultime ore, per un valore complessivo di oltre 231 milioni di euro, che si sommano ai 12.461 progetti già caricati fino al 7 novembre.


    🔹 Un successo che ha superato ogni previsione

    Il Ministero ha confermato che l’eccezionale partecipazione delle imprese italiane ha portato a un temporaneo esaurimento delle risorse disponibili per la misura.
    Tuttavia, non si parla di una chiusura definitiva:

    “Il Governo sta operando per reperire le risorse aggiuntive necessarie al soddisfacimento delle domande”, si legge nella nota ufficiale.

    In altre parole, le imprese che hanno già trasmesso la propria richiesta restano in graduatoria, e potranno essere prese in considerazione qualora vengano sbloccati ulteriori fondi.


    🔹 Domande fino al 31 dicembre, in attesa del nuovo Piano 2026

    La presentazione dei progetti Transizione 5.0 resta attiva fino al 31 dicembre 2025.
    Il MIMIT ha inoltre anticipato che dal 1° gennaio 2026 sarà operativo un nuovo Piano Transizione 5.0, concepito “in piena continuità operativa con l’attuale misura”.
    Ciò lascia intendere che l’impianto tecnico del credito d’imposta potrebbe essere in parte mantenuto, pur con aggiornamenti legati al nuovo quadro di bilancio e alla nascita del Superammortamento 2026.


    🔹 Cresce anche la corsa ai fondi Transizione 4.0

    Dopo l’annuncio dell’esaurimento dei fondi 5.0, il MIMIT segnala una forte accelerazione anche nelle richieste relative a Transizione 4.0, con la prospettiva di un possibile esaurimento delle risorse dedicate anche a questa misura nel prossimo periodo.
    Per chi vuole monitorare la disponibilità aggiornata dei fondi 4.0, il GSE ha pubblicato un contatore ufficiale e trasparente, consultabile qui 👉
    🔗 Contatore risorse disponibili Transizione 4.0 – GSE


    🔹 Cosa succede ora

    In questa fase, il messaggio è chiaro: nessuna chiusura immediata, ma un periodo di transizione e riallineamento.
    Il Ministero sta lavorando per assicurare una continuità tra il piano attuale e quello che entrerà in vigore dal 2026, garantendo alle imprese una linea di sostegno stabile per gli investimenti in digitalizzazione, automazione ed efficienza energetica.

    Le aziende che hanno già caricato i propri progetti sulla piattaforma GSE non devono ritirare o modificare le domande: queste restano valide e potranno essere rivalutate qualora si rendano disponibili nuove risorse.


    🔹 Un futuro ancora aperto

    Il 2025 si chiude con un dato chiaro: l’Italia ha risposto con entusiasmo alle politiche di Transizione 5.0, dimostrando una forte propensione a investire in tecnologie green e digitali.
    Il 2026 si aprirà con un nuovo piano in continuità operativa, probabilmente più snello dal punto di vista fiscale ma con la stessa missione: sostenere le imprese nella sfida della doppia transizione – digitale ed ecologica.

    Nel frattempo, il MIMIT conferma di voler reperire ulteriori risorse per non interrompere la catena degli investimenti avviati e assicurare un passaggio graduale verso il nuovo Superammortamento 2026.


    🔹 In sintesi

    • Oltre 13.000 progetti presentati al GSE;
    • Risorse Transizione 5.0 attualmente sature, ma possibile integrazione in corso;
    • Domande ancora aperte fino al 31 dicembre 2025;
    • Nuovo piano 5.0 operativo dal 1° gennaio 2026;
    • Crescente utilizzo anche dei fondi Transizione 4.0 (disponibilità consultabile sul sito GSE).

    📢 Conclusione
    Il quadro è in evoluzione, ma una cosa è certa: la volontà del Governo è quella di mantenere continuità con il percorso 5.0 e di garantire nuovi strumenti fiscali alle imprese già nel 2026.
    Chi ha già avviato i propri progetti può attendere con fiducia i prossimi aggiornamenti ufficiali, monitorando le comunicazioni del MIMIT e del GSE nelle prossime settimane.


  • Transizione 5.0: risorse temporaneamente non disponibili, ma il MIMIT lavora a una possibile rimodulazione

    LINK AL DECRETO DIRETTORIALE UFFICIALE

    RISORSE UFFICIALI DEL MIMIT

    Negli ultimi giorni sono circolate diverse comunicazioni ufficiali relative alla disponibilità delle risorse del Piano Transizione 5.0, la misura che nel corso del 2024–2025 ha sostenuto migliaia di imprese con il credito d’imposta per gli investimenti digitali ed energetici.

    SITO GSE

    Dalle ultime informazioni emerge che l’attuale dotazione risulta temporaneamente esaurita o sospesa, in attesa di ulteriori chiarimenti a livello ministeriale ed europeo.
    Si tratta di una situazione che, secondo ambienti vicini al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), potrebbe evolversi nelle prossime settimane, anche alla luce delle interlocuzioni in corso con Bruxelles.


    🔹 Le cause: revisione delle risorse PNRR e rimodulazioni in corso

    Come noto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha subito di recente una fase di revisione, che ha comportato un ricalcolo delle risorse destinate all’Investimento 15 – Transizione 5.0.
    Questo passaggio ha determinato una temporanea riduzione della disponibilità finanziaria per le nuove prenotazioni del credito d’imposta.

    SITO WEB MIMIT

    In seguito, le imprese che hanno trasmesso la propria comunicazione tramite il portale GSE stanno ricevendo, in alcuni casi, notifiche di “indisponibilità temporanea delle risorse”, previste dall’articolo 12, comma 3, del decreto del 24 luglio 2024.
    Ciò non significa che le domande siano respinte: le comunicazioni restano valide ai fini della priorità cronologica e potranno essere considerate qualora si rendessero nuovamente disponibili fondi.


    🔹 Il ruolo del MIMIT e le prospettive di riattivazione

    Secondo fonti ministeriali, il MIMIT sarebbe già al lavoro per valutare ipotesi di rimodulazione o rifinanziamento parziale della misura, compatibilmente con le risorse europee e con i nuovi strumenti previsti per il 2026.
    Tra questi, il più atteso è certamente il Superammortamento 2026, destinato a prendere il posto del credito d’imposta 5.0 ma con una logica più semplice, basata sulla deduzione fiscale.

    Al momento, nessuna decisione definitiva è stata comunicata: le imprese restano quindi in una fase di attesa operativa, in attesa di aggiornamenti ufficiali dal Ministero e dal GSE.
    Fonti vicine al dicastero parlano di un possibile “rientro tecnico” o redistribuzione delle risorse non utilizzate, ma è ancora presto per definire tempi e modalità.


    🔹 Cosa possono fare ora le imprese

    In questa fase, le aziende che hanno già inviato la propria comunicazione non devono effettuare nuove operazioni:
    la procedura resta registrata e valida ai fini della priorità.
    È invece consigliabile monitorare gli aggiornamenti ufficiali del GSE e del MIMIT, che comunicheranno eventuali riaperture o integrazioni dei fondi.

    Parallelamente, vale la pena iniziare a valutare le nuove opportunità legate al Superammortamento 2026, che promette di offrire una continuità naturale con la Transizione 5.0, pur con strumenti fiscali diversi (maggiorazione dell’ammortamento anziché credito d’imposta).


    🔹 Uno scenario ancora aperto

    Il quadro resta dunque in evoluzione.
    Da un lato, la chiusura tecnica delle risorse 5.0 è un segnale chiaro del successo e della forte domanda generata dal piano.
    Dall’altro, il MIMIT ha ribadito l’intenzione di non interrompere il percorso di transizione digitale ed energetica, lavorando a un possibile “revert” o reintegro parziale delle dotazioni.

    Sarà quindi necessario attendere le prossime settimane per capire se e in che misura i fondi potranno essere riattivati o riallocati verso nuove misure per il 2026.


    🔎 In sintesi

    • Le risorse 5.0 risultano attualmente non disponibili;
    • Le domande restano valide e in ordine cronologico;
    • Il MIMIT sta valutando possibili rimodulazioni o rifinanziamenti;
    • Il Superammortamento 2026 rappresenta la prossima fase di continuità.

    💡 Conclusione

    In attesa dei nuovi provvedimenti, le imprese possono continuare a pianificare i propri investimenti in ottica 2026, valutando sia la possibile riapertura della 5.0 (SEMPRE PER IL 2025) sia l’arrivo del Superammortamento.
    Come sempre, la chiave è farsi trovare pronti: chi saprà muoversi per tempo sarà il primo a beneficiare delle misure che verranno.


  • Superammortamento 2026: addio Transizione 5.0, arrivano le nuove regole fiscali per le imprese

    Nel 2026 cambia tutto.
    La Transizione 5.0 non verrà prorogata, e al suo posto arriva il Superammortamento 2026 (o iperammortamento 2026, come già molti lo chiamano).
    Una misura che punta a semplificare gli incentivi per le imprese, unendo innovazione tecnologica ed efficienza energetica — ma con una logica completamente diversa rispetto ai crediti d’imposta del passato.

    ⚙️ Cos’è il Superammortamento 2026

    Il Superammortamento 2026 è una maggiorazione delle quote di ammortamento dei beni strumentali nuovi acquistati o realizzati.
    In parole semplici: l’impresa potrà dedurre più rapidamente una quota più alta del costo dei beni, riducendo così l’imponibile ai fini IRES e IRAP.

    🔍 In breve:

    • Non è un credito d’imposta come la Transizione 5.0
    • È una deduzione diretta e automatica, senza F24 né modulistica complessa
    • Valido per investimenti tra 1° gennaio e 31 dicembre 2026
    • Consegna ammessa fino al 30 giugno 2027, se versato acconto minimo 20% entro il 2026

    💰 Le aliquote del nuovo iperammortamento (Superammortamento 2026)

    Le aliquote previste riprendono la logica di Transizione 4.0 e 5.0, ma in forma di deduzione:

    Aliquote base – “ex Transizione 4.0”

    • 180% per investimenti fino a 2,5 milioni €
    • 100% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni €
    • 50% per investimenti tra 10 e 20 milioni €

    💡 Con un’IRES al 24%, il beneficio effettivo arriva fino al 43,2%.

    Aliquote green – “ex Transizione 5.0”

    • 220% fino a 2,5 milioni €
    • 140% da 2,5 a 10 milioni €
    • 90% da 10 a 20 milioni €

    ➡️ In questo caso, il vantaggio effettivo può superare il 52% del valore del bene, a patto che l’impresa riduca i consumi energetici:

    • almeno del 3% sull’intera struttura produttiva, oppure
    • del 5% sul processo interessato dall’investimento.

    🔌 Cosa si può agevolare

    Sono ammessi:

    • Beni materiali nuovi (macchinari, impianti, attrezzature interconnesse)
    • Beni immateriali (software gestionali e di automazione)
    • Beni per autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, accumulo, microeolico, ecc.)

    Anche le ESCo possono accedere al beneficio, se il progetto garantisce i livelli di efficientamento richiesti.

    🆚 Superammortamento 2026 vs Transizione 5.0: cosa cambia davvero

    AspettoTransizione 5.0Superammortamento 2026
    Tipo di incentivoCredito d’impostaDeduzione fiscale diretta
    GestioneGSE + certificazioni energeticheGSE + automatismo contabile
    RequisitiProgetto di efficientamentoBene strumentale + risparmio 3–5%
    BeneficioCompensazione in F24Riduzione diretta IRES/IRAP
    Durata2024–2025Solo 2026 (possibile proroga)

    📅 Durata e possibili proroghe

    Per ora la misura è valida solo per il 2026, ma si parla già di una proroga triennale fino al 2028.
    Molto dipenderà dalle risorse disponibili e dal decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

    📈 Esempio pratico

    Un’azienda acquista un nuovo macchinario 4.0 da 500.000 €.
    Con il Superammortamento 180%, la base deducibile diventa 900.000 €.
    Applicando un’IRES del 24%, l’impresa risparmia circa 96.000 € di imposte.
    Se l’investimento è “green” e raggiunge i requisiti 5.0, il beneficio sale al 220%, per un risparmio fino a 132.000 €.

    ❓ FAQ – Superammortamento 2026 e Transizione 5.0

    Cos’è il Superammortamento 2026?

    È una nuova forma di incentivo fiscale che permette di maggiorare le quote di ammortamento dei beni strumentali, riducendo le imposte dovute.

    È ancora valida la Transizione 5.0?

    No, la misura non è prorogata nel 2026. Il Superammortamento ne prende il posto.

    Chi può accedervi?

    Tutte le imprese residenti in Italia, in regola con contributi e sicurezza sul lavoro.

    Quali beni sono ammessi?

    Macchinari, impianti, software, beni per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

    Serve un progetto di efficientamento?

    Solo per ottenere le aliquote più alte (fino al 220%): è richiesto un risparmio energetico del 3–5%.

    Il Superammortamento 2026 rappresenta la nuova frontiera degli incentivi industriali italiani: più semplice, più veloce e fiscalmente vantaggioso.
    Tuttavia, l’assenza di una proroga 5.0 crea incertezza: molte imprese stanno ancora pianificando i propri investimenti in attesa dei decreti attuativi e delle regole definitive.

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