L’industria 4.0 è conclusa,
gli incentivi no.

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Lo stato italiano ha apposto un plafond massimo di € 2.2 Mlrd, da richiedere entro il 2026. Perché lasciarli sfuggire? Contattaci, GV Consulting è l’azienda italiana leader nel settore accesso incentivi 5.0.

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  • Pinze Amperometriche: L’Importanza della Certificazione MID e della Tracciabilità per la Transizione 5.0

    Nel quadro della Transizione 4.0 e 5.0, uno degli aspetti fondamentali per l’accesso agli incentivi fiscali riguarda la misurazione dei consumi energetici in modo conforme alle normative vigenti. In questo contesto, l’utilizzo di pinze amperometriche certificate MID si rivela non solo consigliabile, ma spesso indispensabile.

    🔧 Le pinze amperometriche devono essere certificate MID per accedere agli incentivi Industria 4.0 o 5.0?

    Sì. La certificazione MID è fondamentale per garantire che le misure siano conformi ai requisiti legali e fiscali richiesti per gli incentivi.

    🔐 È vero che le pinze MID devono essere piombate e non riconfigurabili?

    Corretto. Le pinze devono essere piombate per evitare manomissioni e i loro parametri non devono poter essere modificati dopo la prima configurazione, come previsto dalla direttiva MID.

    🗃️ I dati energetici devono essere conservati per 5 anni?

    Sì. Non è sufficiente misurare: è necessario conservare i dati per almeno 5 anni in formato consultabile, per eventuali controlli da parte delle autorità.

    📊 Serve un software specifico per conservare i dati energetici?

    Assolutamente. Sistemi come SYNX sono progettati per integrare le pinze MID e salvare i dati in modo conforme e auditabile.

    🏭 GV Consulting può aiutarmi a rendere il mio impianto conforme?

    Sì. Offriamo consulenza tecnica su misura, dalla scelta degli strumenti alla configurazione del sistema di monitoraggio, fino alla produzione dei report utili per perizie e controlli.

    🔍 Che cos’è la Certificazione MID?

    La direttiva europea MID 2014/32/UE (Measuring Instruments Directive) stabilisce i requisiti di accuratezza, integrità e sicurezza per gli strumenti di misura destinati a usi legali e fiscali. Una pinza amperometrica conforme alla direttiva MID è:

    • ✅ Certificata per usi legali e fiscali;
    • ✅ Sottoposta a controlli metrologici e verifiche ispettive;
    • ✅ Progettata per garantire inalterabilità delle misure nel tempo;
    • ✅ Idonea a essere utilizzata in sistemi di monitoraggio energetico legati a incentivi pubblici (Industria 4.0 e 5.0).

    🔐 Requisiti Tecnici: Piombatura e Blocco Configurazioni

    Un aspetto spesso trascurato ma di cruciale importanza riguarda l’integrità dell’hardware. Secondo la direttiva MID:

    • Le pinze devono essere piombate fisicamente, impedendo qualsiasi manomissione successiva alla taratura;
    • Devono prevedere menù di configurazione unidirezionali: una volta effettuata la prima impostazione (es. corrente nominale, fattore di scala), le impostazioni devono essere bloccate e non modificabili.

    Questi vincoli sono indispensabili per garantire la tracciabilità e la validità legale delle misurazioni nel tempo, evitando il rischio che i dati vengano alterati intenzionalmente o per errore.


    🗃️ Obbligo di Conservazione Dati: 5 Anni

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    Nel contesto dell’Industria 5.0, i progetti agevolati devono essere verificabili e auditabili nel tempo. Questo implica che i dati energetici rilevati (e non lo strumento stesso) debbano essere memorizzati per almeno 5 anni in formato leggibile e accessibile.

    La sola pinza non è sufficiente. Serve un sistema software integrato che garantisca:

    • Archiviazione strutturata e cronologica;
    • Immutabilità del dato;
    • Consultabilità da parte di auditor e periti tecnici.

    💻 Il ruolo dei software: esempio SYNX

    Il software sinottico SYNX di GV Consulting SRL consente di monitorare i consumi energetici nelle fasi di **prelettura, ex-ante ed ex-post** dell'analisi di efficientamento 5.0.

    Soluzioni di monitoraggio come SYNX permettono di:

    • Collegare pinze MID a gateway IoT;
    • Registrare e conservare dati energetici per almeno 5 anni;
    • Fornire report conformi per le certificazioni e gli audit;
    • Rendere disponibile lo storico in qualsiasi momento, anche in cloud.

    Solo attraverso l’integrazione tra hardware certificato e software conforme è possibile accedere agli incentivi senza rischi di invalidazione o contestazione.


    ⚠️ Errori comuni: strumenti non certificati o modificabili

    Molte aziende utilizzano pinze non certificate MID o configurabili anche dopo l’installazione. In un contesto normativo sempre più stringente, questo approccio è rischioso e può compromettere l’intero investimento.

    Le autorità competenti (Agenzia delle Entrate, GSE, periti accreditati) possono invalidare l’agevolazione in caso di:

    • Strumenti non certificati;
    • Dati non tracciati o conservati;
    • Report non in linea con la normativa.

    🧭 GV Consulting: Supporto Tecnico per la Conformità

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    GV Consulting supporta le aziende metalmeccaniche e manifatturiere nella configurazione di sistemi di monitoraggio energetico in linea con i requisiti previsti dal PNRR e dai decreti transizione 4.0 e 5.0.

    I nostri servizi comprendono:


    📌 Conclusione

    In sintesi, per una misurazione energetica fiscalmente riconosciuta, è essenziale disporre di:

    • Pinze amperometriche certificate MID, piombate e non riconfigurabili;
    • Sistemi software in grado di registrare e conservare i dati per almeno 5 anni;
    • Una strategia di gestione del dato energetico conforme alle normative di riferimento.

    Per l’Industria 5.0, misurare non basta. Serve misurare con metodo, rigore e strumenti idonei.


  • Proroga Transizione 5.0 al 2026: FAQ, Rumors e Scadenze

    Aggiornato a maggio 2025 – Italia


    1. Proroga 5.0 2026: cosa c’è di vero?

    L’Industria 5.0 sarà estesa oltre il 31 dicembre 2025?

    Non esiste ancora alcun decreto ufficiale che sposti la chiusura del Piano Transizione 5.0. Tuttavia, fonti ministeriali e associazioni di categoria parlano di una possibile proroga fino al 30 giugno 2026 per la prenotazione dei crediti e al 30 giugno 2027 per il completamento degli investimenti.


    2. Perché si parla di proroga?

    • Tempi stretti: molte imprese, specialmente in Lombardia (dove le ricerche su “proroga 5.0 2026” sono cresciute del 40%), lamentano difficoltà a terminare perizie e interconnessioni entro fine 2025.
    • Pressioni associative: UCIMU, Confindustria e altre realtà hanno sollecitato il Governo per consentire alle imprese più tempo.
    • Esperienza 4.0: il modello di prenotazione e sblocco crediti già rodato nella Transizione 4.0 suggerisce di replicare il meccanismo anche nel 5.0.

    3. Quali date restano certe?

    • Investimenti agevolabili: dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025.
    • Interconnessione e perizia ex post: entro il 28 febbraio 2026.
    • Utilizzo in compensazione (F24): fino al 31 dicembre 2025; eventuale eccedenza in 5 quote annuali.
    • Richiesta ex ante (prenotazione): sulla piattaforma GSE senza proroga ufficiale.

    4. Cosa si rischia se non ci si muove subito?

    • Perdita di priorità: senza prenotare ex ante e confermare l’acconto del 20% in tempo, la domanda scivola dietro nella graduatoria.
    • “Lista d’attesa”: in caso di esaurimento del plafond (6,3 mld €), le domande rimangono in sospeso fino a eventuali rifinanziamenti.
    • Scadenze fisse: qualsiasi proroga ufficiale arriverà tardi per chi non ha completato i primi step entro il 2025.

    5. Rumors e prossimo passo normativo

    1. Bozza di emendamento: in discussione per il Milleproroghe autunnale 2025.
    2. Verifica UE: il Ministero sta dialogando con Bruxelles per autorizzare l’estensione.
    3. Testo in lavorazione: allo stato attuale non è trapelato un testo definitivo né una data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

    6. Come orientarsi oggi

    • Prenota subito l’ex ante sulla piattaforma GSE.
    • Versa l’acconto (20%) entro 30 giorni dalla prenotazione per non perdere risorse.
    • Completa l’ex post entro le scadenze attuali (Macchina fisicamente installata entro 31 dicembre 2025, perizie redatte entro fine febbraio 2026).
    • Monitora questo sito, il sito MIMIT e il portale GSE per eventuali aggiornamenti normativi.

  • Proroga 5.0 2026: FAQ e rumor aggiornati

    Domanda: Il decreto transizione 5.0 viene prorogato al 2026?
    Risposta breve: Al momento non esiste alcun provvedimento ufficiale che estenda il Piano Transizione 5.0 oltre il 31 dicembre 2025, ma voci ministeriali indicano possibili estensioni fino al 30 giugno 2026 per le prenotazioni e al 30 giugno 2027 per il completamento degli investimenti.


    1. Perché si parla di proroga 5.0 2026?

    • Tempistiche strette: molte imprese hanno difficoltà a completare interconnessione e perizie entro fine 2025.
    • Richieste di associazioni: UCIMU e Confindustria sollecitano più tempo.
    • Modello già rodato: il successo della piattaforma GSE per la Transizione 4.0 spinge a ripetere il meccanismo anche per il 5.0.
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    2. Cosa dicono i rumors ufficiali?

    1. MIMIT in trattativa con la Commissione UE per un emendamento al Milleproroghe 2025.
    2. Bozze in circolo prevedono:
      • Prenotazione crediti fino al 30 giugno 2026
      • Termine lavori e perizie al 30 giugno 2027
    3. Fonti interne indicano discussioni in corso, ma nessun testo definitivo in Gazzetta.

    3. Cosa prevede oggi la normativa (Transizione 5.0)

    • Periodo agevolato: investimenti 1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2025.
    • Interconnessione: entro 28 febbraio 2026.
    • Compensazione F24: entro 31 dicembre 2025 (eccedenze in 5 anni).
    • Certificazioni ex ante/ex post: obbligatorie per dimostrare risparmio energetico ≥ 3–5 %.

    4. Proroga 5.0 2026 vs Transizione 4.0

    • Transizione 4.0 (tetto 2,2 mld€) già usa piattaforma GSE e prenotazioni in real time.
    • Transizione 5.0 adotta lo stesso modello ma con focus green e risparmi energetici.
    • Una proroga unificherebbe scadenze e semplificherebbe la programmazione.

    5. Cosa fare adesso?

    1. Prenota subito l’ex-ante sul portale GSE per bloccare la tua quota.
    2. Versa l’acconto (20 %) entro 30 giorni per non perdere priorità.
    3. Completa l’ex-post entro le scadenze vigenti (31/12/2025 o 31/07/2026).
    4. Monitora le news su MIMIT e GSE per eventuali proroghe ufficiali.
    5. Pianifica un piano B: considera la fine 2025 come termine certo e anticipa le attività.

    Chiariamo i dubbi

    Se hai dubbi o desideri approfondire come applicare queste innovazioni nella tua azienda, puoi richiedere una consulenza gratuita per valutare le opportunità disponibili.

    GV Consulting S.R.L.

    Consulenza Specializzata 5.0


    6. Perché GV Consulting ti guida passo passo

    Con GV Consulting al tuo fianco non dovrai preoccuparti di:

    • Analisi di fattibilità e simulazione risparmi
    • Redazione certificazioni ex ante/ex post
    • Invii telematici su GSE e monitoraggio graduatorie
    • Preparazione perizie e interconnessione macchinari
    • Tempestive modifiche in caso di novità normative

    Conclusione: i rumors su una proroga 5.0 2026 sono concreti ma ancora non confermati. Fino a novità ufficiali, agisci come se il Piano terminasse a fine 2025. Preparati anticipatamente con una strategia solida: contattaci per una consulenza gratuita.


  • Proroga Piano Transizione 5.0 al 2026: stato dell’arte

    Domanda: Ci sarà una proroga per la Transizione 5.0 nel 2026?
    Risposta: Alla data di maggio 2025 non è ancora stata approvata alcuna proroga formale del Piano Transizione 5.0. Ad oggi il piano vale fino al 31 dicembre 2025, come previsto dalla legge istitutiva. Tuttavia, il Governo italiano ha in discussione alcune modifiche per ampliare i termini. Durante un webinar del MIMIT di aprile 2025 si è parlato di un possibile allungamento delle scadenze: ad esempio, si stanno valutando una proroga al 30 giugno 2026 per la prenotazione dei crediti d’imposta e una nuova scadenza al 30 giugno 2027 per il completamento degli investimenti.

    Proroga Transizione 5.0 2026: rumors, ipotesi e stato delle decisioni

    Queste ipotesi derivano da interlocuzioni del Ministero con la Commissione europea e dalla necessità di dare più tempo alle imprese (considerato l’avvio lento del 2024). Tuttavia, al momento restano in fase di trattativa e non sono ancora inserite in alcun decreto o legge definitiva. Pertanto le aziende devono continuare a basarsi sul termine attuale di fine 2025. In futuro, un emendamento alla legge di bilancio o un provvedimento ad hoc potrebbero confermare ufficialmente tali proroghe. Se approvate, permetterebbero di spostare in avanti le comunicazioni di prenotazione (p.e. a giugno 2026) mantenendo invariato il tetto finanziario del piano.

    In pratica, per il 2026 vale quanto segue:

    • Scadenza legale attuale: 31 dicembre 2025 per ultimare i lavori e utilizzare il credito.
    • Ipotesi di proroga: proposta di estensione al 30 giugno 2026 per prenotare gli incentivi e al 30 giugno 2027 per realizzare gli investimenti. (Da confermare ufficialmente.)
    • Stato: in attesa di eventuale conferma normativa. Al momento le domande devono rispettare le scadenze previste dalla normativa vigente.

    Per restare aggiornati sugli sviluppi, le imprese possono consultare le comunicazioni ufficiali del MIMIT e del GSE. Eventuali novità (ad esempio dopo l’approvazione del bilancio 2026) verranno pubblicate nei decreti ministeriali o nelle circolari esplicative. Nell’ultima versione online del Piano Transizione 5.0 (aprile 2025) non risulta alcun termine esteso, quindi si consiglia prudenza nel pianificare gli investimenti.