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Ci puoi aver conosciuto su:

  • Il Ministro Foti: “Le Risorse per Transizione 5.0 Saranno Ridotte a 3 Miliardi”

    1. Introduzione

    Il recente intervento del ministro Tommaso Foti ha scosso il panorama degli incentivi per la trasformazione digitale e green in Italia. Durante il convegno “Il ruolo del PNRR per il rilancio della manifattura italiana” a Brescia, Foti ha annunciato che le risorse destinate al piano Transizione 5.0 verranno ridotte da 6,3 a circa 3 miliardi di euro. Questa decisione nasce dalla constatazione che, fino ad oggi, solo una piccola frazione dei fondi (circa 502 milioni di euro) è stata effettivamente richiesta, evidenziando le difficoltà nel tiraggio della misura entro la scadenza del 31 dicembre 2025.

    Il ministro Tommaso Foti (a sinistra) con il suo predecessore e attuale vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto (a destra)

    2. Il Contesto della Transizione 5.0

    2.1. Obiettivi e Struttura del Piano

    Il piano Transizione 5.0 è stato concepito per favorire la doppia transizione digitale e green delle imprese italiane, incentivando investimenti in beni strumentali avanzati, impianti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e formazione del personale.

    • Budget Iniziale: 6,3 miliardi di euro, di cui una piccola parte (1% o 63 milioni) già destinata allo sviluppo delle piattaforme e alla formazione del personale MIMIT e GSE.
    • Dettagli Operativi: I crediti d’imposta sono modulati in nove aliquote, con un’aliquota massima fino al 45% per interventi che garantiscano significative riduzioni dei consumi energetici.

    Chiariamo i dubbi

    Se hai dubbi o desideri approfondire come applicare queste innovazioni nella tua azienda, puoi richiedere una consulenza gratuita per valutare le opportunità disponibili.

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    2.2. Le Difficoltà Incontrate

    Nonostante l’ambizioso obiettivo, il percorso per utilizzare integralmente i fondi è ostacolato da:

    • Complessità Normativa e Procedurale: Numerosi adempimenti, dalla raccolta delle certificazioni ex ante ed ex post alla trasmissione telematica tramite il GSE.
    • Tempistiche Ristretti: La scadenza del 31 dicembre 2025 non lascia margine sufficiente per completare gli investimenti, soprattutto considerando i rigidi vincoli che sono stati recentemente modificati a livello europeo.

    3. La Decisione del Governo: Dimezzare le Risorse

    3.1. Cosa Ha Detto il Ministro Foti

    Durante il convegno, il ministro Foti ha spiegato che il piano Transizione 5.0 “è partita male” e che non esiste più il tempo materiale per spendere tutti i 6,3 miliardi assegnati. Di conseguenza, il Governo ha deciso di ridurre le risorse destinate alla misura a circa 3 miliardi di euro, riallocando la restante parte verso altre iniziative che promettono una maggiore efficacia per le imprese.

    “Il Governo, dopo un’analisi attenta del tiraggio, ha deciso di destinare ad altri scopi circa la metà dei fondi prenotabili, in modo da supportare misure più semplici e orientate all’innovazione.” – Ministro Tommaso Foti

    3.2. Implicazioni per le Imprese

    Questa riprogrammazione non intende penalizzare le imprese, ma piuttosto concentrarsi su interventi che possano essere realizzati nei tempi previsti. In sostanza:

    • Focalizzazione su Progetti Realizzabili: Le risorse ridotte saranno destinate a interventi che garantiscono un’installazione e un utilizzo efficace entro la scadenza.
    • Riallocazione Strategica: Il 90% dei fondi riprogrammati rimarrà all’interno dello stesso capitolo, assicurando che le imprese possano comunque beneficiare degli incentivi, sebbene in misura ridotta.

    4. Criticità e Opportunità: Il Punto di Vista degli Esperti

    Il software sinottico SYNX di GV Consulting SRL consente di monitorare i consumi energetici nelle fasi di **prelettura, ex-ante ed ex-post** dell'analisi di efficientamento 5.0.

    4.1. Pareri del Settore

    Marco Nocivelli, vicepresidente di Confindustria con delega alle politiche industriali, ha evidenziato come la difficoltà di tiraggio dei fondi non rappresenti solo un problema operativo, ma anche una questione di visibilità a lungo termine per le imprese.

    • Necessità di una Visione Olistica: Le aziende richiedono maggior chiarezza sui piani futuri, in quanto la visibilità oltre il 2025 risulta attualmente limitata.
    • Supporto all’Innovazione: Mentre le risorse inutilizzate saranno riallocate, è essenziale che gli investimenti futuri siano orientati a supportare l’intero sistema industriale, non solo la digitalizzazione.

    4.2. Le Criticità del Piano

    Il problema principale risiede nell’inefficacia dei processi burocratici e nelle tempistiche strette che impediscono di assorbire l’intera dotazione iniziale.

    • Processi Complessi: La molteplicità degli adempimenti normativi e procedurali rallenta la capacità delle imprese di accedere ai crediti d’imposta.
    • Scadenze Irrealistiche: Il termine del 31 dicembre 2025 rappresenta una sfida difficile da superare per molti investitori, rendendo necessaria una riprogrammazione dei fondi.

    5. Conclusioni: Un Bagno di Realismo per le Imprese

    La decisione di ridurre le risorse per il piano Transizione 5.0 a 3 miliardi di euro è il risultato di un’analisi realistica delle difficoltà operative e temporali. Sebbene il dimezzamento possa apparire come una penalizzazione, esso punta a concentrare gli incentivi su progetti realmente attuabili, riducendo così il rischio di investimenti inefficaci e garantendo un utilizzo ottimale delle risorse statali.

    Per le imprese, il messaggio è chiaro: è necessario dotarsi di una strategia ben definita e di un supporto qualificato per navigare nel complesso iter burocratico e sfruttare al meglio ogni opportunità.
    Questa situazione evidenzia il problema di “come fare” per ottenere risultati concreti, spingendo a una riflessione profonda sulle modalità di implementazione degli investimenti in innovazione e digitalizzazione.

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    • Presentare e monitorare il progetto, assicurando la conformità a tutti i criteri.
    • Effettuare un’analisi preliminare sui dati per capire l’incentivo effettivo e la fattibilità del progetto.

    6. Approfondimenti e Risorse Utili

    Se desideri approfondire come le soluzioni innovative e l’Industria 5.0 possano aiutare la tua azienda a superare queste sfide, ti invitiamo a leggere i nostri articoli correlati:

    Questi approfondimenti ti forniranno strumenti e best practice per affrontare il “come fare” in un contesto in continua evoluzione, senza dover affrontare da solo la complessità normativa.


  • Sciopero 8 Marzo 2025: Cosa Aspettarsi e Come Prepararsi

    Marzo 2025: un mese di scioperi nei trasporti in Italia

    Il mese di marzo 2025 si preannuncia complesso per i viaggiatori a causa di numerosi scioperi che coinvolgeranno treni, aerei e mezzi pubblici. Tra le date più critiche spicca l’8 marzo, quando è stato proclamato uno sciopero generale che interesserà diversi settori, compreso quello dei trasporti. La coincidenza con la Giornata Internazionale della Donna renderà la giornata particolarmente densa di mobilitazioni e potenziali disagi, motivo per cui è consigliabile pianificare gli spostamenti con anticipo.

    Scioperi nel settore aereo

    Nel trasporto aereo, sono previste diverse agitazioni, in particolare il 16 marzo:

    • Il personale della società Techno Sky dell’Aeroporto di Milano Malpensa si fermerà per 4 ore, dalle 12:00 alle 16:00.
    • Gli addetti delle aziende di handling aderenti ad Assohandlers incroceranno le braccia per 24 ore in diverse località italiane.

    Per maggiori dettagli sulle proteste nel settore aereo, si rimanda alla guida dedicata: Scioperi aerei marzo 2025: protesta il settore l’8; disagi sui voli il 16.

    Mezzi pubblici: le date degli scioperi

    Il trasporto pubblico sarà interessato da diverse proteste:

    • 1° marzo: il personale dell’AMAT di Palermo sciopererà per 8 ore, dalle 09:30 alle 17:30.
    • 8 marzo: il personale AMT di Genova si fermerà per 8 ore, dalle 21:00 dell’8 marzo alle 05:00 del giorno successivo.
    • 21 marzo: giornata critica per il trasporto locale con diversi scioperi:
      • Csc Mobilità a Latina (modalità da definire).
      • AMT Genova (fermo di 4 ore con modalità ancora da confermare).
      • GEST Firenze si fermerà per 24 ore.
      • Schiaffini Travel bloccherà il servizio per 24 ore in alcuni comuni delle province di Roma e Latina.

    Scioperi ferroviari: stop a Trenitalia, Italo e Trenord

    Anche il comparto ferroviario sarà coinvolto da diverse agitazioni:

    • 19 marzo: sciopero di 8 ore (dalle 09:00 alle 17:00) che coinvolgerà il personale di Trenitalia, Italo e Trenord.
    • 21 marzo:
      • Il personale mobile di Trenitalia Business Regionale in Piemonte e Valle d’Aosta sciopererà per 23 ore (dalle 03:00 del 21 alle 02:00 del 22 marzo).
      • Il personale addetto alla vendita e assistenza della divisione Business Regionale e Sviluppo intermodale di Trenitalia Piemonte incrocerà le braccia per 4 ore (dalle 09:00 alle 13:00).

    2. L’Impatto sul Settore dei Trasporti

    Le previsioni indicano che lo sciopero avrà un impatto significativo su:

    • Trasporti pubblici: ritardi e interruzioni nei servizi di treni, autobus e metropolitane.
    • Mobilità aerea: possibili cancellazioni o ritardi sui voli, soprattutto nelle principali hub aeroportuali.
    • Logistica e consegne: aziende e professionisti potrebbero riscontrare difficoltà nel garantire la puntualità delle consegne.

    Si consiglia di monitorare costantemente gli aggiornamenti ufficiali e pianificare spostamenti alternativi per evitare inconvenienti.


    3. Consigli Pratici per Affrontare la Giornata

    Per minimizzare l’impatto dello sciopero, ecco alcuni suggerimenti:

    • Pianifica in anticipo: verifica gli orari aggiornati e prenota servizi alternativi.
    • Utilizza app di mobilità: applicazioni e siti ufficiali possono fornire aggiornamenti in tempo reale.
    • Informati sulle modifiche: segui le comunicazioni delle autorità di trasporto e dei sindacati.

    4. Un Ponte Verso l’Innovazione Aziendale

    Anche se l’articolo si concentra sul trend dello sciopero, è importante notare come eventi simili possano diventare un banco di prova per le aziende.
    Perché?

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    • Presentare e monitorare il progetto, assicurando la conformità a tutti i criteri.
    • Effettuare un’analisi preliminare sui dati per capire l’incentivo effettivo e la fattibilità del progetto.

    Le crisi operative, come quelle causate da interruzioni dei trasporti, evidenziano l’importanza di investire in tecnologie innovative.
    Scopri come l’Industria 5.0 può trasformare queste sfide in opportunità:

    • Smart Logistics: sistemi avanzati per il monitoraggio in tempo reale dei flussi di trasporto.
    • Analisi predittiva: software che anticipano disagi e ottimizzano la gestione operativa.
    • Automazione e Digitalizzazione: soluzioni che garantiscono continuità operativa anche in situazioni di emergenza.
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    Approfondisci qui:


    5. Conclusioni

    Lo sciopero dell’8 marzo rappresenta un evento di grande attualità che può creare disagi significativi per la mobilità quotidiana. Tuttavia, per le aziende, tali interruzioni offrono anche l’opportunità di rivedere e migliorare la resilienza operativa adottando tecnologie di ultima generazione.
    Utilizza questo momento non solo per organizzare meglio i tuoi spostamenti, ma anche per riflettere su come l’innovazione—grazie all’Industria 5.0—può rendere la tua azienda più agile e competitiva.


  • [GUIDA] Transizione 5.0: come ottenere il credito d’imposta del 45%

    Quali sono gli incentivi per la Transizione 5.0 e Come ottenere gli incentivi dell’industria 5.0?

    Gli incentivi Transizione 5.0 includono un credito d’imposta fino al 45% per investimenti che riducono i consumi energetici di almeno il 3% (struttura produttiva) o il 5% (processo). Sono coperte spese in beni strumentali 4.0, impianti per l’autoproduzione di energia e formazione del personale, con regole aggiornate al 2025.

    1. Introduzione

    La Transizione 5.0 è la nuova frontiera dell’innovazione industriale in Italia, con un’attenzione specifica alla digitalizzazione dei processi produttivi e alla sostenibilità energetica. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, e gli ultimi aggiornamenti introdotti dalla Legge di Bilancio 2025, le imprese possono accedere a incentivi mirati per migliorare la competitività e ridurre i consumi.

    2. Aggiornamenti recenti e FAQ MIMIT

    Secondo le ultime FAQ del MIMIT aggiornate al 24 febbraio 2025 (Che potete trovare qui), il credito d’imposta Transizione 5.0 è:

    • Cumulabile con altre agevolazioni finanziate con risorse nazionali (ad esempio bandi regionali), eccetto il credito d’imposta Transizione 4.0 e gli incentivi dedicati alle Zone Economiche Speciali (ZES) e Zone Logistiche Speciali (ZLS).
    • Accessibile a tutte le imprese, indipendentemente da dimensioni e settore, purché operino sul territorio italiano.

    3. Dettaglio sulle Aliquote e Cumulabilità

    Le aliquote base del credito d’imposta Transizione 5.0 variano in funzione dell’entità dell’investimento e della riduzione dei consumi energetici conseguita:

    • Fino al 45% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, se la riduzione dei consumi supera il 10% dell’unità produttiva, ovvero la totalità della azienda, o il 15% del processo specifico interessato (Esempio: Sostituzione di un sistema di taglio Laser CO2 con un sistema Laser Fibra).
    • Aliquote decrescenti per investimenti superiori, con soglie massime fino a 50 milioni di euro annui.

    Il credito d’imposta è cumulabile con altre forme di agevolazione pubblica, a patto che il cumulo non superi il 100% del costo sostenuto. Questo è stato chiarito ulteriormente dalla Legge di Bilancio 2025 e dalle FAQ MIMIT.

    4. Chiarezza sui Requisiti di Accesso

    Piattaforma online Transizione 5.0

    Per accedere agli incentivi Transizione 5.0, le imprese devono:

    1. Investire in beni strumentali (materiali e immateriali) 4.0, come da allegati A e B del Piano Transizione 4.0, aggiornati per includere le tecnologie orientate al risparmio energetico.
    2. Ridurre i consumi energetici almeno del 3% (dell’intera struttura) o del 5% (del processo).
    3. Richiedere le certificazioni ex ante ed ex post, rilasciate da valutatori indipendenti, come ESCo (Energy Service Company) certificate, EGE (Esperti in Gestione dell’Energia), o aziende specializzate in consulenza.
    4. Presentare la domanda telematica al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che verifica la documentazione e trasmette l’elenco dei beneficiari all’Agenzia delle Entrate.
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    • Presentare e monitorare il progetto, assicurando la conformità a tutti i criteri.
    • Effettuare un’analisi preliminare sui dati per capire l’incentivo effettivo e la fattibilità del progetto.

    5. Esempi Pratici e Case Studies

    Molte aziende hanno già beneficiato delle agevolazioni per la Transizione 5.0, ottenendo:

    • Risparmio sui costi energetici (grazie all’autoproduzione da fonti rinnovabili).
    • Miglioramento della produttività (introducendo macchinari 4.0 con monitoraggio in tempo reale).
    • Formazione del personale su competenze digitali e green, con un impatto positivo sulla competitività.

    6. Guida Passo-Passo: come presentare la domanda

    Il software sinottico SYNX di GV Consulting SRL consente di monitorare i consumi energetici nelle fasi di **prelettura, ex-ante ed ex-post** dell'analisi di efficientamento 5.0.
    1. Analisi preliminare: Verifica interna dei consumi energetici e individuazione delle aree di miglioramento.
    2. Scelta degli investimenti: Identifica i beni materiali/immateriali 4.0 e gli eventuali impianti per l’autoproduzione di energia.
    3. Certificazione ex ante: Contatta un valutatore indipendente (ESCo o EGE) per attestare la riduzione dei consumi potenziale.
    4. Domanda al GSE: Compila il modello telematico, allegando il progetto e le certificazioni.
    5. Validazione: Il GSE verifica la documentazione e trasmette i dati a MIMIT e Agenzia delle Entrate.
    6. Implementazione degli investimenti: Acquista e interconnette i beni, completa la formazione del personale.
    7. Certificazione ex post: Conferma dell’effettivo risparmio e dell’interconnessione 4.0 dei macchinari.
    8. Fruizione del credito: Utilizzo in compensazione tramite F24, solo dopo l’avvenuta validazione.
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    GV Consulting, offre alle aziende la possibilità di essere seguite passo-passo, per evitare spiacevoli inconvenienti durante le procedure e, grazie alla precedente esperienza accumulata, arrivare all’ottenimento dei crediti senza il minimo sforzo da parte vostra.

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    7. Conclusione: cogliere i vantaggi senza rischi

    Il Piano Transizione 5.0 offre opportunità significative per chi vuole innovare i processi produttivi e ridurre l’impatto ambientale. Tuttavia, la complessità normativa e la necessità di certificazioni possono rappresentare ostacoli per le aziende che agiscono in autonomia.

    Chiariamo i dubbi

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    Consulenza Specializzata 5.0

    Sfruttando correttamente gli incentivi Transizione 5.0, non solo si ottiene un credito d’imposta vantaggioso, ma si compie anche un passo strategico verso la digitalizzazione e la sostenibilità, due fattori determinanti per restare competitivi in un mercato globale in continua evoluzione.


  • Incentivi Transizione 5.0: Come ottenere il credito d’imposta fino al 45%

    Cosa sono gli incentivi Transizione 5.0 e Come ottenere il credito d’imposta?

    Gli incentivi Transizione 5.0 sono crediti d’imposta fino al 45% per le imprese che investono in:

    • Beni strumentali 4.0 per ridurre i consumi energetici.
    • Impianti fotovoltaici e sistemi di autoproduzione da fonti rinnovabili.
    • Formazione del personale sulle tecnologie digitali e l’efficienza energetica.

    Questi benefici si ottengono automaticamente, senza istruttorie preliminari, ma con l’obbligo di soddisfare requisiti tecnici e documentazione ex ante ed ex post.

    Come funziona il Piano Transizione 5.0?

    Il Piano Transizione 5.0 nasce con il decreto legge 2 marzo 2024, n. 19, per supportare la transizione digitale e green delle imprese italiane.

    🔹 Budget totale: 6,3 miliardi di euro
    🔹 Scadenza: 31 dicembre 2025
    🔹 Obiettivi: Innovazione e riduzione dei consumi energetici

    Quali investimenti sono incentivati?

    Beni strumentali 4.0 (già previsti dal Piano Transizione 4.0)
    Impianti per autoproduzione e autoconsumo di energia
    Formazione su competenze tecnologiche e digitali

    Quali sono i vantaggi del Piano Transizione 5.0?

    Una delle principali novità del Piano è l’accesso automatico agli incentivi:

    • Nessuna istruttoria preliminare
    • Credito d’imposta immediato in compensazione su F24
    • Aperto a tutte le imprese che rispettano i requisiti

    Ma attenzione: sono richieste certificazioni e monitoraggio per dimostrare il risparmio energetico ottenuto.

    Con SYNX Energy, il software appositamente studiato da GV Consulting, il monitoraggio diventa semplice: i dati sono esposti in chiaro ed esportabili in qualsiasi formato.

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    Aliquote credito d’imposta Transizione 5.0

    Risparmio energeticoProcessi produttivi
    ≥5% e <10%35%
    ≥10% e <15%40%
    ≥15%45%

    Chi può accedere agli incentivi Transizione 5.0?

    • Aziende di tutti i settori (industria, manifatturiero, agricoltura, servizi, ecc.).
    • PMI e grandi imprese con progetti che riducono il consumo energetico.
    • Imprese che investono in beni strumentali 4.0 e autoproduzione energetica.

    Obblighi per ottenere il credito d’imposta

    Per accedere agli incentivi, sono necessarie due certificazioni:

    1. Certificazione ex ante: attestazione iniziale del risparmio energetico atteso.
    2. Certificazione ex post: verifica del risparmio effettivo ottenuto.

    📌 Attenzione: conoscere il reale consumo dei macchinari obsoleti e capire il possibile efficientamento del processo è complesso.

    Diagramma di flusso che rappresenta i passaggi per ottenere gli incentivi della 5.0 con GVCONSULTING. L'immagine mostra tre icone collegate da frecce blu: la prima icona a sinistra raffigura una lente d'ingrandimento con un punto interrogativo e ingranaggi, simboleggiando l'analisi e la consulenza iniziale. Al centro, il logo di GVCONSULTING è accompagnato da un'icona con una mano che sostiene un ingranaggio con un segno di spunta, rappresentando la soluzione fornita dalla consulenza. A destra, l'ultima icona mostra monete impilate con un documento che riporta un simbolo di percentuale, indicando il raggiungimento degli incentivi finanziari.

    Come GV Consulting semplifica l’accesso agli incentivi

    Affrontare da soli il Piano Transizione 5.0 può essere complicato: normative, requisiti tecnici, monitoraggi…

    🚀 GV Consulting ti aiuta a:

    • Analizzare i tuoi investimenti per capire se rientrano nel 5.0.
    • Monitorare i consumi energetici con il software SYNX.
    • Ottenere certificazioni ex ante ed ex post senza errori.
    • Presentare la documentazione corretta al GSE e all’Agenzia delle Entrate.
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    Domande frequenti sugli incentivi Transizione 5.0

    🔹 Quali sono le scadenze?

    Gli investimenti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025. Il credito sarà utilizzabile fino al 28 febbraio 2026.

    🔹 Il credito d’imposta è cumulabile con altri incentivi?

    Sì, è cumulabile con altre agevolazioni purché non si superi il 100% del costo dell’investimento. Ma non è cumulabile con il credito Transizione 4.0.

    🔹 Quali tecnologie rientrano negli incentivi?

    Beni materiali e immateriali Industria 4.0, impianti fotovoltaici, software per l’efficienza energetica, sistemi di monitoraggio.

    🔹 Serve un commercialista o un consulente?

    È fortemente consigliato. Il Piano Transizione 5.0 richiede certificazioni tecniche e una gestione documentale precisa.