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Industria 5.0: il DPB 2026 non ne parla. La misura non sarà prorogata

Il Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2026, approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 ottobre 2025 e presentato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, non contiene alcun riferimento al Piano Transizione o Industria 5.0.

Nelle 30 pagine del testo, si parla di innovazione, ricerca e digitalizzazione, ma solo in chiave di rafforzamento del collegamento tra imprese e università (brevetti, centri di trasferimento tecnologico, intelligenza artificiale, semiconduttori).
Nessuna menzione invece al credito d’imposta per l’efficienza energetica e la digitalizzazione industriale introdotto nel 2024 con il Piano Transizione 5.0.


Cosa prevede invece il DPB 2026

Il documento dedica ampio spazio a temi come:

  • FER-X e Conto Termico 3.0, nuovi meccanismi per la produzione da fonti rinnovabili;
  • Comunità energetiche e mobilità elettrica, con incentivi per colonnine e veicoli a zero emissioni;
  • Legge sull’intelligenza artificiale e strategia nazionale per le tecnologie quantistiche;
  • Fondo nazionale semiconduttori e nuove figure di ricerca universitaria.

Si tratta di politiche di continuità con l’attuale Transizione 4.0, ma non di una nuova fase “5.0”.
L’attenzione si sposta dall’incentivo diretto alle imprese verso strumenti più strutturali, di natura fiscale e industriale, legati alla ricerca pubblica e alla collaborazione università-impresa.

[SCARICA QUI IL DOCUMENTO UFFICIALE]


Fine della Transizione 5.0: nessuna proroga nel 2026

Il credito d’imposta Transizione 5.0, introdotto nel 2024 per sostenere investimenti in risparmio energetico e digitalizzazione, scadrà il 31 dicembre 2025.
Nel DPB 2026 non è prevista alcuna proroga né rifinanziamento della misura.
Le aziende avranno tempo fino al 28 febbraio 2026 solo per comunicare al GSE la conclusione dei lavori già avviati.

Nonostante le richieste delle associazioni di categoria, la manovra 2026 non rinnova l’incentivo, probabilmente per vincoli di bilancio e per la volontà di spostare le risorse verso programmi europei di innovazione e transizione energetica.


Cosa potrebbe succedere dopo

Il Governo potrebbe in futuro introdurre una nuova versione del piano industriale — magari con una denominazione diversa — ma, ad oggi, Industria 5.0 risulta terminata.
Le imprese dovranno quindi puntare su altri strumenti:

  • incentivi PNRR e PIA regionali,
  • FER-X, Conto Termico 3.0,
  • e fondi per ricerca e sviluppo gestiti da MIMIT e MASE.

Conclusione

Il DPB 2026 segna la fine del Piano Transizione 5.0 come lo conoscevamo.
L’attenzione del Governo si sposta su ricerca, università e nuove tecnologie, ma scompare il credito d’imposta per la transizione energetica e digitale delle imprese.

In altre parole, l’era dell’Industria 5.0 si chiude qui, almeno per ora.

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