Industria 5.0: 5 cose che nessuno ti dice sugli incentivi (ESEMPI)

Fino a pochi anni fa, tutti parlavano di Industria 4.0. Era la rivoluzione del “connettere le macchine al gestionale”, e grazie agli incentivi fiscali molte aziende hanno digitalizzato i processi produttivi.

Oggi però la 4.0 non se la fila più nessuno: i fondi sono terminati, e il tema è diventato “vecchio”.

Al suo posto è arrivata l’Industria 5.0, che parte dallo stesso concetto (connettere la macchina al gestionale), ma aggiunge un elemento decisivo: il risparmio energetico.
Ecco perché oggi parliamo di transizione 5.0, una misura che premia chi investe in macchinari più efficienti e sostenibili.

Ma attenzione: ci sono 5 verità sugli incentivi Industria 5.0 che pochi conoscono, e che possono fare la differenza per una PMI.


1. Gli incentivi non valgono per sempre

Gli incentivi non sono eterni. La normativa prevede:

ScadenzaDettaglio
31 dicembre 2025Consegna fisica della macchina
28 febbraio 2026Termine per perizia e certificazioni

Molti parlano già di proroga Industria 5.0 al 2026, ma non c’è alcuna garanzia. Rimandare può significare:

  • rischiare di non trovare più fondi disponibili;
  • perdere tempo prezioso nell’iter burocratico.

👉 Morale: chi pianifica oggi, mette in sicurezza gli incentivi.


2. Non basta comprare una macchina nuova

Un errore comune è pensare che basti sostituire un macchinario. In realtà, la 5.0 richiede molto di più:

  • Connessione al gestionale → come nella 4.0, la macchina deve dialogare con i sistemi aziendali.
  • Monitoraggio energetico → obbligatorio l’uso di una pinza amperometrica, installata e collegata per almeno 5 anni.
  • Software collegati → rientrano anch’essi negli incentivi, deducibili con la stessa percentuale del macchinario.

📌 Esempio pratico:
Un’azienda acquista un taglio laser fibra da 300.000 € e aggiunge un software da 20.000 €.
→ Totale agevolabile: 320.000 €
→ Efficientamento >15% → credito d’imposta 45%
→ Risparmio fiscale: 144.000 €


3. Le perizie costano… ma sono incentivate

Ogni investimento 5.0 richiede due step fondamentali:

  • Perizia tecnica per certificare l’efficientamento energetico.
  • Certificazione contabile per validare il credito d’imposta.

Molti imprenditori si spaventano per i costi, ma la normativa prevede coperture:

SpesaCopertura per PMI
Perizia tecnicafino a 10.000 €
Certificazione del creditofino a 5.000 €

👉 Tradotto: anche i costi di compliance rientrano negli incentivi.


4. Il risparmio energetico non è un optional

La 4.0 premiava la digitalizzazione, la 5.0 premia il risparmio energetico.

La percentuale di incentivo dipende dal livello di efficientamento raggiunto:

Efficientamento energeticoCredito d’imposta
5% – 10%35%
10% – 15%40%
Oltre 15%45%

📌 Esempio pratico:

  • Vecchia macchina: consumo annuo 120.000 kWh
  • Nuova macchina: consumo annuo 95.000 kWh
  • Risparmio: 25.000 kWh (20%)
    → Accesso al credito d’imposta del 45%.

💡 Più risparmi energia, più lo Stato ti restituisce.


5. Le PMI sono le più avvantaggiate

Molti pensano che gli incentivi siano pensati per i grandi gruppi industriali. In realtà, le PMI sono le vere protagoniste della transizione 5.0:

  • Hanno coperture extra per perizie e certificazioni.
  • Investono in macchinari da 200-400 mila €, tipici del target.
  • Beneficiano subito del risparmio in bolletta.

📌 Per una PMI, il mix “risparmio energetico + credito d’imposta” può significare recuperare quasi metà dell’investimento in tempi brevi.


Checklist: come dimostrare l’efficientamento energetico senza impazzire

Diagramma di flusso che rappresenta i passaggi per ottenere gli incentivi della 5.0 con GVCONSULTING. L'immagine mostra tre icone collegate da frecce blu: la prima icona a sinistra raffigura una lente d'ingrandimento con un punto interrogativo e ingranaggi, simboleggiando l'analisi e la consulenza iniziale. Al centro, il logo di GVCONSULTING è accompagnato da un'icona con una mano che sostiene un ingranaggio con un segno di spunta, rappresentando la soluzione fornita dalla consulenza. A destra, l'ultima icona mostra monete impilate con un documento che riporta un simbolo di percentuale, indicando il raggiungimento degli incentivi finanziari.

Molti si chiedono: “Come posso dimostrare che la nuova macchina consuma meno?”
Ecco la checklist pratica in 4 step:

  1. Confronto ex ante/ex post → raccogli i consumi della macchina precedente. (anche qui, serve una pinza amperometrica).
  2. Perizia tecnica → affidati a un tecnico qualificato (dichiarazione di terzietà) che certifichi il risparmio.
  3. Installazione pinza amperometrica certificata → obbligatoria per 5 anni, collegata al gestionale.
  4. Certificazione contabile → validazione finale per poter accedere al credito.

👉 Seguendo questi passaggi, il rischio di errori o contestazioni è praticamente azzerato.


Industria 4.0 vs 5.0: cosa cambia davvero

Un confronto diretto aiuta a capire meglio le differenze.

CaratteristicaIndustria 4.0Industria 5.0
Focus principaleDigitalizzazioneEfficientamento energetico
ConnettivitàMacchine ↔ GestionaleMacchine ↔ Gestionale + Pinza amperometrica
IncentiviCredito d’imposta su beni interconnessiCredito d’imposta su beni efficienti
Copertura per PMILimitataFino a 15.000 € su perizie e certificazioni

💡 In breve: la 4.0 era digitale, la 5.0 è digitale + sostenibile.


Proroga Industria 5.0: cosa sappiamo (e cosa no)

Una delle query più cercate è proroga industria 5.0.
Ad oggi:

  • Le scadenze restano fissate a fine 2025 (con perizie entro febbraio 2026).
  • È probabile un’estensione al 2026, ma non ancora confermata.

👉 Cosa significa per le PMI?

  • Pianificare gli acquisti ora è più sicuro.
  • Se arriverà la proroga, sarà un vantaggio extra, non una scusa per rimandare.

Benefici concreti dell’Industria 5.0

Ricapitoliamo i principali vantaggi:

  • Fiscali → fino al 45% di credito d’imposta.
  • Energetici → riduzione dei consumi e della bolletta.
  • Produttivi → macchinari più performanti.
  • Strategici → immagine sostenibile e più competitività nei mercati.

FAQ su Industria 5.0

Industria 5.0 cos’è?

È l’evoluzione della 4.0: connessione digitale + risparmio energetico, con incentivi fiscali fino al 45%.

Quali incentivi prevede?

Credito d’imposta dal 35% al 45% su macchinari, software e perizie.

Come dimostrare l’efficientamento energetico per il 5.0?

Confronto consumi ex ante/ex post, perizia tecnica e monitoraggio tramite pinza amperometrica.

Quali sono le scadenze?

Consegna macchine entro il 31/12/2025, perizie entro il 28/02/2026.

Le PMI sono avvantaggiate?

Sì, con coperture fino a 15.000 € su perizie e certificazioni, oltre al credito d’imposta.


Perché muoversi subito?

L’Industria 5.0 è molto più di un semplice incentivo:

  • Aiuta a rinnovare i macchinari,
  • Riduce i consumi,
  • Permette di recuperare fino al 45% dell’investimento.

📌 La chiave è agire per tempo: aspettare la proroga può essere rischioso, mentre iniziare oggi significa garantirsi risparmio e vantaggi fiscali certi.

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  • Presentare e monitorare il progetto, assicurando la conformità a tutti i criteri.
  • Effettuare un’analisi preliminare sui dati per capire l’incentivo effettivo e la fattibilità del progetto.